di GILBERTO TROMBETTA (FSI-Riconquistare l’Italia Roma; candidato sindaco Roma 2021)
Va bene essere ingenui, ma senza approfittarsene. Di miliardari buoni che donano parte del loro patrimonio per il bene dell’umanità non ce ne sono. Ma lasciamo parlare i numeri.
L’82% delle donazioni di questi “filantropi” finisce in fondazioni private, spesso controllate da loro stessi. Fondazioni che ovviamente possono essere trasmesse agli eredi. Fondazioni che godono di clamorosi vantaggi fiscali. Per ogni dollaro messo nelle casse della fondazione, il miliardario recupera fino a 74 centesimi grazie alle agevolazioni fiscali. In cambio di queste agevolazioni, le fondazioni hanno un solo obbligo: investire ogni anno in beneficenza almeno il 5% del loro bilancio. Peccato che in quel 5% si possano far rientrare le spese amministrative, gli stipendi dei dipendenti e contributi ad altri fondi. Ovviamente le detrazioni fiscali, però, si applicano al totale delle donazioni.
Bill Gates è il più grande “filantropo” che ci sia. Da quando ha deciso di impegnarsi per il bene dell’umanità, il suo patrimonio personale è passato da 54 miliardi di dollari a 120. Visto che la filantropia paga – e molto – altri miliardari hanno seguito l’esempio di Gates. Unendosi al movimento lanciato nel 2010 proprio da Bill Gates e da Warren Buffett, “The Giving Pledge”. Un gruppo di miliardari che si sono impegnati a donare parte del proprio patrimonio per scopi benefici. Un’attività talmente redditizia che i membri sono passati dai 62 iniziali ai 216 del 2020.
Nel mentre, i 62 miliardari pionieri di The Giving Pledge hanno visto crescere del 95% le loro ricchezze, passate da 376 a 734 miliardi di dollari. Questo perché quella che alcuni vorrebbero far passare per filantropia non è altro che una strategia per ripulire l’immagine predatoria che i miliardari si portano dietro e per orientare pesantemente la politica di molti Paesi.
Come ha spiegato bene Anand Giridharadas nel suo “Winners Take All”, «molti miliardari sostengono di voler cambiare il mondo. In realtà stanno solo proteggendo il sistema alla radice dei problemi che pretendono di risolvere». Altro che filantropi…
Sappi che
questa non è una testata giornalistica, ne deve considerarsi un prodotto editoriale. Tutte le immagini provengono da internet, anche i testi degli autori linkati. Se dovessi violare dei copyright scrivetemi e cancellerò. Non c'è pubblicità e nessun tipo di lucro e non esiste tracciamento o divulgazione dati di chi si collega a questo sito. Non sono responsabile del materiale qui archiviato, tutto riflette le opinioni personali di altri esseri umani e la responsabilità del controllo dei contenuti, siano falsi o veri e di ogni fattezza, è solo dato dal buon senso del valutare e corroborare, come infatti è da questo che è nata l'idea di archiviare le ricerche in questa simulazione cronologica e storica. E semmai un giorno giungere ad una comprensione maggiore di noi stessi con tutti gli altri.
un archivio personale collezionato nel corso del tempo, diciamo un mirror di archivi per non perderli e per fare ordine e cercare di capire e rileggere meglio cosa sta accadendo attorno a noi, simulando il tutto in un blog di news il corso dei tanti eventi che a ritroso nel tempo sto aggiungendo e a quelli ora protratti verso... ogni amico potrà giungere alla sua cosciente verità.
Se tutte queste informazioni sono vere allora finora siamo stati come al cinema a vedere un gran film, ed ora saremo al gran finale dove l'eroe vince, come accade in tutti i grandi film di Hollywood!
A parte diverse traduzioni di documenti che ho condiviso da sempre sulla rete, riporto quindi qui quello che ho letto e leggo, per non dimenticare e per lasciare traccia visto che da anni a questa parte la censura ha fatto molte vittime.
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