Le morti nella regione Campania sono tre, qui sotto riporto i vari articoli di Internapoli.it. Purtroppo viene negata la responsabilità al vaccino, anche quelli riportano queste notizie, per adeguarsi alla voce del padrone tramite i media.Leggete e capite.
aggiornamento su altro carabiniere
Astrazeneca, la dose della prof di Napoli Annamaria Mantile non era del lotto sequestrato.
By Gioacchino Marco Ascione – 12 Marzo 2021
Non apparteneva al lotto ABV2856 la dose del vaccino AstraZeneca, somministrata il 27 febbraio presso la mostra d’Oltremare, ad Annamaria Mantile. La donna, residente a Napoli, era deceduta dopo quattro giorni dalla prima somministrazione del siero. I familiari, dopo il decesso della professoressa di inglese, avevano presentato una denuncia per chiedere accertamenti su un’eventuale correlazione tra l’assunzione del farmaco e la morte.
Le varie indagini riguardo al caso di Annamaria Mantile: non è morta a causa del vaccino
La donna, come accertato dalla Procura, non aveva patologie pregresse. I vari sintomi di cui è stata vittima la professoressa sono sorti dopo due ore dalla somministrazione del vaccino Astrazeneca. Sulla morte di Annamaria Mantile è stato aperto un fascicolo di indagine. I magistrati, con l’ausilio dei familiari, hanno ricostruito gli ultimi giorni di vita della donna. Annamaria Mantile si è sentita male poco dopo la somministrazione della prima dose del vaccino. Decise di farsi controllare in guardia medica, ma le sue condizioni non sono migliorate.
I familiari chiedono la verità
I familiari di Annamaria, notando la continua sofferenza della donna, le chiedono di sottoporsi ad controllo cardiologo. Dalle analisi viene riscontrato un rallentamento del battito cardiaco e certificato il dolore addominale con un forte stato di disidratazione. Non placandosi i dolori, la donna preferisce dirigersi in ospedale dove purtroppo è deceduta.
NDR abominevole poi specificare quanto qui sotto, possiamo capire tutti che DOVEVA essere un’altra causa per l’opinione pubblica e non il vaccino!
In seguto ai vari accertamenti del caso, secondo quanto emerso dall’esame autoptico ed eseguito nei giorni scorsi tenutosi presso la sala giudiziaria di Giugliano, è stato confermato che il decesso di Annamaria Mantile non è avvenuto per la somministrazione della dose di AstraZeneca ma a causa di un infarto addominale.
Gli ultimi aggiornamenti riguardo al vaccino AstraZeneca
L’Unità di Crisi della Regione Campania, riunitasi d’urgenza questa mattina, ha recepito le indicazioni del Ministero della Salute, sbloccando la somministrazione del vaccino Astrazeneca che quindi riprenderà regolarmente, fatti salvi i lotti sui quali, in via precauzionale, è in corso una campionatura da parte dell’Istituto Superiore di Sanità.Tali lotti non verranno utilizzati per il tempo strettamente necessario al completamento della campionatura.
ALTRE NOTIZIE RELATIVE SEMPRE DA INTERNAPOLI.IT
Morti dopo il vaccino AstraZeneca, il chiarimento sul lotto ritirato
Da Internapoli
Due decessi dopo la somministrazione del vaccino AstraZeneca, a Napoli e in provincia, ma in nessuno dei due casi era stata somministrata una dose del lotto ‘sospetto’ bloccato oggi dall’Aifa in tutta Italia. Per Annamaria Mantile, 62 anni, docente napoletana, l’autopsia ha già chiarito che la morte è stata provocata da un infarto intestinale e non aveva legami con la vaccinazione. (NDR Questo come detto prima è per i media!!)
Nel caso di Vincenzo Russo, 58 anni, residente ad Afragola e dipendente di una scuola a Casalnuovo, l’autopsia sarà eseguita nei prossimi giorni; l’uomo aveva ricevuto lunedì scorso il vaccino alla Mostra d’Oltremare e successivamente ha accusato un malore che lo ha portato al ricovero e, ieri, alla morte. Sia la vaccinazione della docente che quella di Russo sono avvenute, si apprende da fonti della Asl Napoli 1, in un periodo successivo ai giorni di febbraio in cui sono state impiegate le dosi del lotto ABV2856.
PREOCCUPAZIONE SUL LOTTO ASTRAZENECA
Un numero seriale – apparentemente anonimo – che allarma tanti vaccinati in tutto il Paese, decine di migliaia di dosi già somministrate e altrettante ritirate prima di essere inoculate. Aumenta con il passare delle ore il rischio che la psicosi prevalga sulla fiducia, dopo i tre casi sospetti dovuti alla morte di persone che da poco si erano vaccinate con il siero di AstraZeneca.
Sotto osservazione c’è in particolare il lotto con la sigla ABV2856, che riguarda complessivamente 500mila dosi (commercializzate sia in Italia che in Europa), di cui è stata ora sequestrata dai Nas la parte non ancora utilizzata.
ALLARME TRA I PROFESSORI CAMPANI
Quella partita di vaccini era stata destinata in gran parte a personale scolastico e forze dell’ordine, soprattutto la scorsa settimana e all’inizio di questa ma – dopo la notizia dello stop disposto dall’Agenzia italiana del farmaco – la reazione a catena dei dubbi ha raggiunto in poche ore i centralini di Asl e centri vaccinali in tutta Italia, con centinaia di telefonate in diverse regioni. “A chiamarci sono pazienti fragili, che chiedono di essere rassicurati anche sulla somministrazione del vaccino Pfizer, oltre a varie richieste di annullamento in generale o gente che chiede semplici informazioni. Non sappiamo quanta gente domani si presenterà per le inoculazioni”, spiegano perplessi alcuni medici dell’hub di Catanzaro. Stessa situazione in tante altre strutture, dove i Centri e le aziende sanitarie locali spiegano comunque che chi ha il certificato con quel numero seriale dovrà comunicare l’evento avverso al proprio medico, farmacista o sulla piattaforma nazionale Vigifarmaco. Presa d’assalto anche questa.
“Evitare la seconda dose” è invece una delle frasi più frequenti che gira sui gruppi di chat dei prof di varie scuole. Come quelle in Campania, dove diversi docenti sono allarmati. In molti – tra questi diverse persone segnalano effetti collaterali come nausea, vertigini, eruzioni cutanee e mal di pancia – mostrano il proprio certificato vaccinale con lo stesso codice del lotto e chiedono allarmati delle spiegazioni a presidi, Asl e medici di base. C’è anche chi, tra i vaccinati, azzarda rimedi fai-da-te come l’assunzione di eparina, tachipirina o altri farmaci. “Ma c’è chi non ci risponde al telefono e addirittura delle guardie mediche che ci hanno detto di rivolgerci altrove”, spiegano alcune persone che dicono di aver “avvertito sintomi avversi”. In diversi casi i medici hanno ricordato ai pazienti che avevano firmato un consenso informato in cui si dichiarava di “aver compreso i benefici ed i rischi della vaccinazione” e che “qualora si verificasse qualsiasi effetto collaterale c’è la responsabilità di informare immediatamente il proprio medico curante e seguirne le indicazioni”. (ANSA)
Napoli. Non è morta a causa del vaccino, arrivano i risultati dell’autopsia sul decesso di Annamaria
By Alessandro Caracciolo – 11 Marzo 2021
Annamaria Mantile è morta a causa di un infarto intestinale.
L’insegnante di Napoli deceduta tre giorni dopo aver ricevuto la prima
dose di vaccino anti-Covid. L’autopsia sul corpo della 62enne esclude
dunque qualunque causa legata all’iniezione del vaccino AstraZeneca.
L’infarto è stato a sua volta provocato dal sequestro, nella parete
addominale, di un’ansa del tratto digerente. Lo shock emorragico e
l’arresto cardiocircolatorio sono stati fatali. Inizialmente era stata
paventata l’ipotesi di una reazione letale al vaccino, poiché
l’insegnante napoletana non presentava patologie pregresse. Le
risultanze dell’autopsia hanno però dissipato ogni dubbio.
INDAGINI SULLA MORTE DI STEFANO
Un militare in servizio ad Augusta, Stefano Paternò, originario di
Corleone, ma residente a Misterbianco è morto martedì mattina per un
arresto cardiaco nella sua abitazione. Come riporta l’Ansa il militare
43enne il giorno precedente si era sottoposto alla prima dose di
vaccino anti covid.
Paternò era sposato ed era padre di due figli. La Procura di Siracusa
ha aperto un’inchiesta. “Dalla prima ispezione cadaverica sembra che
il militare sia deceduto per un arresto cardiaco – dice il procuratore
di Siracusa, Sabrina Gambino – Al momento non c’è alcun rapporto causa
effetto ma possiamo solo rilevare una coincidenza cronologica.
Dobbiamo attendere l’esito dell’autopsia per avere un quadro più
chiaro”. Dell’esame autoptico, che potrebbe avere luogo già oggi, si
occupa la Procura di Catania su rogatoria. Al momento non ci sono
evidenze che possano collegare il decesso alla somministrazione del
vaccino.