Il Killer, fermato dopo dieci ore dagli agenti, ha sparato nella notte tra sabato e domenica alle persone nelle loro case nella piccola città rurale di Portapique e ha provocato incendi in tutta la provincia canadese della Nuova Scozia. Ha scelto le prime vittime, poi ha attaccato a caso.
“Questo è uno degli atti di violenza più insensati nella storia della nostra provincia”. Stephen McNeil, premier della Nuova Scozia, parla così a poche ore dalla peggiore sparatoria della storia del Canada. Sedici persone sono state uccise tra sabato e domenica da un 51enne armato e travestito da poliziotto, che aveva trasformato la sua auto rendendola simile a una della Royal Canadian Mounted Police. Il killer, che viveva a Portapique, è stato ucciso durante il suo arresto, dopo una vasta caccia all’uomo di oltre dieci ore in tutta la provincia orientale canadese. Ancora ignoto il movente.
L’uomo armato travestito da poliziotto ha sparato alle persone nelle loro case nella piccola città rurale di Portapique e ha provocato incendi in tutta la provincia canadese della Nuova Scozia. Tra le vittime, che sono state trovate anche in altre località, c’è un ufficiale di polizia. L’assalto è iniziato sabato e le autorità ritengono che il tiratore possa aver scelto le sue prime vittime, ma poi ha iniziato ad attaccare a caso. Durante la notte, la polizia ha consigliato ai residenti della città – già in lockdown a causa della pandemia di coronavirus – di chiudere a chiave le porte e rimanere al sicuro.