#Consigli #Censura: Perché in Francia? Perché Durov? Piccolo manuale di sopravvivenza digitale

Con questo articolo cercherò di offrire una chiara e semplice alternativa a Telegram e Windows, e cercherò di aiutare il lettore a limitare lo spionaggio in corso ai suoi danni. Non tutti, però, fortunatamente seguiranno questi consigli, perché lo spionaggio massivo fonda la sua efficacia sulla presunzione di intoccabilità che hanno gli utili idioti; manipolati e plasmati dal lavaggio del cervello occidentale. Pensiero comune dell’utile idiota è: “Sono intoccabile, sono troppo bella e intelligente per essere spiata”; “perché mai dovrebbero farmi qualcosa del genere? E poi, se si impossessassero delle mie foto che mi ritraggono nuda, sicuramente si divertirebbero nel vedere che sono bellissima!”

Fortunatamente, il mondo è “bello” perché è vario. E guai se così non fosse. Se tutti adottassero queste misure, verrebbero create strategie e “virus” in grado di penetrarle: non immediatamente, ma inizierebbe un ciclo, anche naturale, di azione e reazione che porterebbe all’adozione di misure di infiltrazione e di contro-infiltrazione (il gioco della vita).

Confido, pertanto, che gli idioti, che sono molti, specie dopo la vaccinazione obbligatoria, rimangano idioti (e peggiorino), mentre le persone che vogliono davvero sopravvivere adottino, in parte, i nostri consigli, in virtù di un’informazione corretta e disinteressata che abbiamo loro offerto in tutti questi anni.

Perché difendersi

La libertà di informazione è già stata abolita: siamo sinceri. La censura è attiva da molti anni, specie in paesi dittatoriali e massonici come il Regno Unito, dove è stato ‘approvato’ da anni il reato d’opinione. Stessa cosa in Francia, dove addirittura si punisce chi, privatamente, tenta di esprimere opinioni contrarie al sionismo terrorista o di presunto carattere “razzista” anche nella sfera privata, definita, orwellianamente, ambito di interesse “non pubblico”. In questo modo, con due testimoni falsi, è possibile incastrare chiunque per diffamazione, proprio come accade in Italia per i giornalisti che denunciano la criminalità dei Servizi Segreti, in accordo con la C.I.A. nel procedere alla distruzione del nostro Paese.

Fonte: https://www.vie-publique.fr/loi/293249-raciste-antisemitisme-proposition-de-loi-renforcer-la-reponse-penale#r%C3%A9pression-des-propos-racistes-ou-antis%C3%A9mites-non-publics
 
Indubbiamente, nel totalitarismo nel quale viviamo si accusa di razzismo, antisemitismo, violenza di genere e stupro chiunque sia fastidioso, al solo scopo di mettere in galera il dissidente per poi provvedere alla sua uccisione (il più comune è il ‘suicidio’ per strangolamento fatto passare per impiccagione). La follia della massoneria occidentale non ha limiti. Basta guardare il caso di Pavel Durov, accusato di traffico di armi, droga, riciclaggio e pedofilia, solo perché è l’unico che rimuove i contenuti pedofili dalla sua applicazione e dai suoi social network, e che non promuove l’omosessualità.

Precisiamo: Instagram, Tik Tok, Facebook hanno vissuto per anni diffondendo foto e video di ragazzine minorenni che insegnavano il culo, le tette, i piedi o che adottavano pose pornografiche e sessuali dietro manipolazione di genitori degenerati, e nessuno è mai intervenuto. Deutsche Bank, poi, ha consapevolmente agevolato soldi a Epstein, ben sapendo che era un pedofilo e un trafficante di essere umani. E come punizione ha dovuto pagare solo una ‘piccola’ multa in comparazione alle sue entrate. Le autorità di vigilanza hanno permesso, in sintesi, alla banca più importante (e corrotta?) d’Europa di continuare a riciclare i soldi del traffico di essere umani. E tutti zitti e muti. E poi c’è qualcuno che si permette di dire che la Cina – paese molto più democratico di quelli occidentali – è una dittatura. Ma ritorniamo a noi.

 
Fonte: https://www.nytimes.com/2023/05/17/business/deutsche-bank-jeffrey-epstein.html
 

Telegram è davvero in pericolo?

Che a Macron piaccia circondarsi di ragazzi giovani e in salute, è cosa nota. Ma bisogna domandarsi se a Pavel Durov piaccia la compagnia di Macron. E poi, Durov è davvero in pericolo di vita? La risposta è “Forse”.

 

Durov non è l’unica mente dietro Telegram. Quando si parla di Telgram si fa riferimento sempre ai “fratelli Durov”. Il giovane e affascinante Pavel, quindi, non è l’unico possessore dei segreti dell’applicazione di messaggistica più sicura al mondo, poiché anche il fratello Nikolai possiede, almeno teoricamente, le chiavi di accesso del sistema. La detenzione di Durov, tuttavia, potrebbe creare non pochi problemi alla sicurezza dell’applicazione, poiché i Servizi Segreti francesi potrebbero aver torturato Durov, o avergli iniettato droghe o veleni o chissà quale nanotecnologia, e averlo costretto, anche contro la sua volontà, a collaborare. Anche in Russia sono consapevoli del pericolo e della follia di Macron, e di quei cani rognosi dei rispettivi servizi che sono al soldo della C.I.A. .

D’altro canto, sarebbe strano che Pavel fosse l’unico a disporre degli ‘arcana’ di Telegram. Generalmente, i codici nucleari non sono prerogativa di una sola persona, bensì di due o più. Addirittura, i manager della Coca Cola viaggiano in aerei separati, così da evitare che, se uno morisse in un incidente, la formula della Coca Cola andasse perduta per sempre. Il protocollo è ferreo.

Quasi dimenticavo: perché è stato proprio Macron a materializzare questa trappola di bassissimo livello? Che dei francesi non bisogna fidarsi, ce lo insegna la storia. Ma, ricordate, la Francia oramai non è più una potenza coloniale. La Russia ha conquistato buona parte delle influenze nel Continente Nero, e Parigi ha perso il suo status coloniale ‘grazie’ anche alla Cina. Chi mai in Europa potrebbe volere la distruzione della Russia se non la maleodorante massoneria imperialista parigina? Parliamo pur sempre di una potenza nucleare; folle ma pur sempre colonialista, imperialista e ‘nucleare’.

Possiamo fidarci di Durov?

Non vi è essere umano che possa resistere alle torture fisiche e psicologiche di un servizio segreto. Special modo in un paese di pedofili, tossicodipendenti e maleodoranti satanisti come la Francia. Comunque, dobbiamo essere obiettivi, almeno noi di Sa Defenza: Durov non sta simpatico a tutti i russi. Persino gli alti vertici militari, politici e dell’intelligence non si fidano di lui. Telegram e VK sono sempre state delle oasi di neutralità, anche più della Svizzera (la quale si è schierata al fianco dell’Ucraina e della massoneria in questo conflitto).

Alcuni hacker russi (la minoranza) che ho intervistato mi hanno confessato che non si fidavano di Durov, e che preferivano chat statunitensi basate sul protocollo Matrix; “luogo comune” di hacker ed illeciti che fa storcere il naso anche alla C.I.A.

 
https://matrix.org/
 

Tutto sommato, personalmente, stimo molto Durov e condivido la sua filosofia, anche perché, a differenza dei prestanomi messi a gestire le applicazioni americane come Bill Gates, Jeff Bezos o Zuckerberg (sono solo prestanomi, non hanno creato niente), non è un pazzo facente parte della massoneria satanista e sionista; e al momento di segnalare contenuti pedofili il team di Telegram è sempre intervenuto (Instagram, invece, vive di pedofili e ragazzine minorenni che mostrano il culo e i piedi in cambio di soldi).

Alternative a Telegram? Sì, ma attenzione

Non esistono alternative in quanto tali a Telegram, seppur esistano applicazioni molto più sicure. Genericamente, la più utilizzata in termini di criptaggio delle informazioni è “Signal”, il “Telegram americano”, ma parliamo comunque di un prodotto americano che collabora con le autorità. Quindi, Signal è un libro aperto che potrebbe fornire in qualsiasi momento i vostri dati alla C.I.A. e all’F.B.I., poiché basa il proprio accesso su di un numero telefonico, ma, a differenza di Telegram, cede i dati dietro compenso e richiesta. Qualora vogliate essere sicuri della sicurezza delle vostre conversazioni, da un punto di vista esclusivo dei messaggi, vi consiglio di utilizzare “SESSION”. Al riguardo, vi allego un articolo di Kaspersky LAB, l’azienda numero uno in termini di sicurezza e lotta contro i “virus” informatici, che è riuscita persino a prevenire il contagio con PEGASUS (Kaspersky era sul punto di essere bandita come Telegram, non a caso).

Fonte: https://www.kaspersky.it/blog/telegram-privacy-security/23745/

 

Session et similia

Session, e applicazioni simili, si basano su di un sistema decentralizzato. Cosa vuol dire? Le informazione inviate tra due soggetti passano da un server all’altro e per molti server diversi, e non in un’unica “stazione”, rendendo molto difficile risalire all’indirizzo originale di partenza. Ciò, badiamo bene, non la rende assolutamente sicura e impenetrabile, ma, nell’epoca dello spionaggio universale, se diventa impossibile nascondersi, almeno conviene rendersi anonimo e confondersi tra la folla. Session si basa sullo stesso principio di TOR: se gli usuari diventano tutti uguali, e le informazioni si confondono, sarà difficile stabilire chi ha scritto cosa e a chi lo ha inviato. Anche Session afferma utilizzare l’end-to-end. In effetti, lo dicono tutti…

Fonte: https://getsession.org/

 

Fonte: https://getsession.org/blog/the-need-for-decentralised-messaging

 

Consigli informatici vitali

Esistono delle alternative a Telegram, eccome, ma installare una applicazione su di un cellulare spiato o su di un computer compromesso serve veramente a poco. Per questa ragione bisogna essere sicuri di possedere un cellulare o un computer “pulito”, e poi provvedere ad installare un corretto programma di messaggistica, un antivirus di fiducia, una VPN oppure un dispositivo di navigazione che garantisca discrezione e anonimato.

Pensiero comune di un tipico manipolato del mondo occidentale è: “Ma cosa vuoi che debbano spiarmi? Io non sono nessuno, mica sono così importante?”. Un perfetto idiota utilizzerà questa risposta in qualsiasi circostanza. Ebbene, caro utile idiota, tu, esatto, proprio tu sei importante proprio perché “inutile”. E a breve ti spiegherò il perché.

Sistema operativo alternativo: abbandonate Windows

I vertici di Windows hanno dichiarato che verrà implementata una funziona definita “Recall” che prevede l’esecuzione di “screenshot”, costantemente, per memorizzare tutto ciò che avviene nel computer. In altre parole, il vostro computer scatterà foto ogni 5 secondi e le salverà apparentemente sulla memoria del dispositivo, senza inviarle a Microsoft (ma chi ci crede?), per evitare di “dimenticare” quello che vedete e cosa state facendo (siamo così rincoglioniti?). Tutto ciò viene fatto passare per una misura volta ad una maggiore sicurezza dell’esperienza, ma si tratta palesemente di un chiaro tentativo di instaurare il controllo totale definitivo sulla vita delle persone. Tale tendenza è stata ben vista, approvata e pubblicizzata dal folle sionista tedesco Klaus Schwab, che ha dichiarato senza limiti di vergogna che sarà questo il futuro che ci aspetta, e che non potremo opporci: cedere ogni diritto di “privacy”.

Fonte: https://support.microsoft.com/en-us/windows/retrace-your-steps-with-recall-aa03f8a0-a78b-4b3e-b0a1-2eb8ac48701c

Se avete un minimo di cervello, è bene che abbandoniate Windows e che installiate sistemi operativi alternativi. Consigliamo LINUX, nella sua distribuzione Ubuntu o Debian, le più note ed anche le più sicure. Vi sono molti video disponibili in internet su come installare queste due varianti. L’importante è installarlo non come sistema operativo alternativo, parallelamente a Windows, ma eliminare completamente Windows dal vostro PC e sovrascriverci sopra LINUX. Consigliamo Debian per i computer vecchiotti, e Ubuntu per tutti gli altri.

Piccola precisazione: LINUX è Ubuntu, Debian, ecc… Vi sono tante versioni di LINUX. Addirittura, l’esercito russo utilizza ASTRA LINUX, una variante di questo sistema operativo, a riprova della sua affidabilità.

Scaricate il sistema operativo dal sito ufficiale. Ve li riporto qui sotto:

Fonte: https://www.debian.org/
Fonte: https://ubuntu.com/download
 

Il mondo del cellulare

Perché è importante non usare (troppo) il cellulare? Oggigiorno, gli strumenti di manipolazione di massa si basano sull’analisi costante delle informazioni e delle preferenze dei consumatori. In tal modo è possibile indirizzare e prevedere le condotte degli esseri umani; e quanto più cretini e rimbecilliti saranno costoro, più sarà facile tracciare loro il cammino che automaticamente seguiranno. Altro aspetto, invece, attiene al riciclaggio di denaro.

Il riciclaggio di denaro funziona principalmente mediante cellulare, e servendosi di:

a) Persone incensurate a cui vengono quotidianamente rubate informazioni;

b) Paesi mafiosi, falliti o con popolazioni totalmente degenerate (Lituania, Marocco, Israele, Albania);

c) L’ignoranza degli utili idioti e il furto, legale, di ogni informazione presente nei cellulari.

Quotidianamente, i sistemi di riciclaggio dell’impero agloamericano accedono alle vostre informazioni personali, trasferiscono i vostri dati all’estero, permettendo così l’apertura di conti bancari, fondi e depositi in tempi lampo, e realizzando trasferimenti di somme enormi di denaro da una parte all’altra del pianeta. Il cittadino qualunque nemmeno si accorge del furto della propria identità, poiché troppo impegnato ad accettare i “cookie”, quei permessi e consensi che appaiono nell’accedere ad ogni sito internet – nel cellulare e nel computer –  (senza parlare dei “termini e condizioni” di Google).

E’ bene porre l’accento su di un altro accadimento a cui forse nessuno ha fatto caso. Negli ultimi tempi sono sorte innumerevoli compagnie telefoniche a basso costo che vendono schede prepagate. All’ora di installare Whatsapp, Weechat o Telegram compare un messaggio che vi informa che il numero che avete appena comprato è già occupato da un altro contatto; e lo stesso passa all’ora di aprire conti bancari in paesi come Marocco, Albania o Lituania, inserendo quel determinato numero a mo’ di riferimento (Paysera e Revolut sono le banche online che vanno di moda ultimamente). Cosa significa tutto ciò? Il riciclaggio di denaro avviene in questo modo, servendosi anche delle microtransazioni e delle criptovalute a cui sono collegate molte delle applicazioni di messaggistica, nonché delle nuove banche online, e di quei numeri che sono invero numeri clonati o riciclati.

Piccolo focus sul riciclaggio

Facciamo un esempio: 10 numeri di cellulare, utilizzando 10 conti bancari, sui quali è possibile caricare 10 mila euro massimo, in modo da non attivare alcun controllo in termini di riciclaggio, possono riciclare 100 mila euro nell’arco di un unico ciclo di transazioni. Se a ciò aggiungiamo che esistono applicazioni come Paypal e simili per inviare soldi senza essere – almeno teoricamente – tracciati, quei dieci numeri di cellulare potrebbero riciclare non 100 mila ma 1 milione di euro qualora vengano adoperati assieme a strumenti di messaggistica che prevedono l’utilizzo di criptomoneta, e che permettono l’apertura di conti bancari in paradisi fiscali ‘classici’ o digitali. Questi procedimenti, chiaramente, riguardano somme ‘misere’ di denaro, poiché i veri conti, quelli dove viaggiano milioni e miliardi di euro, si trovano in super paradisi fiscali ove è assente ogni legge e virtù. Lì non viene richiesta nessuna verifica in termini di riciclaggio. Tuttavia, il lavaggio di denaro agisce utilizzando molteplici canali, con il flusso di soldi che si muove in più direzioni, anche per evitare attacchi hacker, intercettazioni e contromisure finanziarie da parte di paesi ‘nemici’. La decentralizzazione è quindi diventata fondamentale, anche nel riciclaggio, e si necessita sempre di un minimo di legalità per mascherare, almeno di facciata, il controllo dei flussi illeciti.

Ma come si può riciclare denaro in forma legale? I mercati dei Servizi Segreti della NATO

Prendiamo il Sud Italia, il Portogallo, la Spagna, i ghetti parigini e quelli di Berlino. Vi troveremo innumerevoli personalità in condizione di povertà estrema e assoluta; sia autoctoni sia immigrati. Quante identità false sono state avallate con l’introduzione in Europa di immigrati irregolari? Tutte, poiché i criminali africani fatti uscire dalle galere e spediti in Europa hanno tutti nuove identità (con nomi molto fantasioni, e tutti nati il 1 gennaio) che sono state immesse in database europei di dubbia legalità e gestiti da programmi statunitensi ed israeliani.

Per quanto riguarda i cittadini comuni, poi, l’utilizzo di “morti di fame” e di “miserabili” è diventato un classico un po’ antiquato seppur fondamentale, poiché alle persone normali vengono “esfiltrati” i dati in forma del tutto ‘legale’.

Tutte le informazioni private cedute ‘legalmente’ passano per dei centri informatici e geografici che poco o nulla sono rispettosi con i diritti delle persone in materia di non divulgazione e non utilizzo dei dati sensibili. Sempre in questi centri, per la maggioranza inglesi, israeliani e statunitensi, vengono aperte banche e conti correnti in poche ore. In quei conti o banche digitali passano milioni, miliardi di dollari, e vengono effettuate milioni di transazioni. In questo modo, ‘piccole’ somme di denaro, i menzionati 100 mila euro, partono da un punto A, passano per un punto B, e arrivano in C dopo incalcolabili passaggi.

Determinate leggi di determinate banche stabiliscono che le informazioni digitali devono permanere un massimo di 24 ore nei loro database. E considerando che non esiste istituzione giudiziaria in grado di ricostruire i flussi bancari di milioni di transazioni, ditemi voi come si può incastrare un sistema di riciclatori professionisti che lavora in un centro “off-shore” con sede in un narcostato come Regno Unito, Albania o Marocco.

A ciò dobbiamo aggiungere che vi sono studi di avvocati e broker specializzati, e che eventuali imprese che si occupano di fornire questi servizi ai loro clienti sono intestate a persone che poco o nulla sanno di economia o diritto, essendo prestanomi di professione (chiamati elegantemente “fiduciari”). Tra loro vi è, indubbiamente, chi vive in una condizione di perenne soggezione e ricatto, mentre altri sono i veri dominus delle associazioni per delinquere organizzate di stampo mafioso, e che fanno parte sia di qualche Servizio che di qualche massoneria.

Il trucco è ben spiegato. Se i miliardi di euro fanno ‘rumore’ quando si spostano da un punto all’altro del pianeta, o da una banca all’altra, meglio riciclarli frazionandoli nel mercato legale, creando imprese di telefonia, riciclando numeri di telefono già utilizzati, e inviando denaro, sempre con questi numeri, in conti bancari che fanno parte di banche sempre ‘parte’ del sistema. Il monopolio è pertanto assicurato. Informazione, tecnologia, riciclaggio, finanza: sono questi i mercati dei Servizi Segreti, e il filo rosso del destino (e la filigrana del denaro) li unisce tutti.

In sintesi

Cosa significa tutto ciò ancora più in sintesi? Che molti numeri di cellulare sono riciclati, clonati e che le informazioni personali degli usuari sono state clonate e utilizzate altrove. E tu, caro mio, nemmeno te ne accorgi.

Tutti i cittadini europei sono diventati dei prestanomi, e tutte le informazioni vitali, mediche e bancarie sono state contaminate.

Per quanto riguarda gli italiani, tempo fa l’applicazione “Postepay” ha “attualizzato” le sue politiche di sicurezza ed ha imposto all’utente una condizione: “Accettando l’uso di questa app dai il consenso all’applicazione di verificare se sul tuo cellulare vi sono programmi in grado di minare la sicurezza del dispositivo” (prosa dell’autore). In altre parole, il tuo cellulare viene controllato dall’applicazione di Poste Italiane, che scansiona, costantemente, ogni minimo dato alla ricerca della “minaccia” (ergo, vieni controllato). Stessa cosa è accaduta in altri paesi e con altre applicazioni tra cui Whatsapp che ha collezionato e colleziona, pubblicamente e ufficialmente, tutti ma proprio tutti i dati e le informazioni che vengono trasmesse dal cellulare. Stessa cosa vale per Facebook. Basta “scavare” un po’ nelle impostazioni del dispositivo che ha preconfigurata l’applicazione per rendersene conto.

Credete ancora di essere immuni e di essere al sicuro? Se domani ci sarà bisogno di inviare soldi all’Ucraina è così facile hackerare i vostri conti e dire che sono stati i russi.

Cellulari “sicuri” (?)

Esistono sistemi operativi alternativi ad “Android” che funzionano anche meglio di quest’ultimo. Ricordiamo che Android è una creazione di Google, e che Google nasce proprio per spiare tutto e tutti al pari degli “smartphone”. Il concetto di telefono intelligente non esiste: esistono infatti i telefoni spioni, creati appositamente per raccogliere informazioni, altrimenti perché mettere una fotocamera frontale che ti guarda costantemente nei pc e nei cellulari? E perché fabbricare telefonini a cui non è possibile staccare la batteria come in passato?

I sistemi operativi alternativi, che bloccano la cessione di dati a terzi, e che rappresentano una minaccia per le grandi imprese e i servizi di intelligenza, sono:

  • Ubuntu Touch (sito ufficiale https://ubuntu-touch.io/ );

     

  • GrapheneOS (sito ufficiale https://grapheneos.org/ );

     

  • CalyxOS (sito ufficiale https://calyxos.org/ ).

     

L’installazione di questi sistemi operativi ovviamente richiede cellulari specifici, che possono essere molto costosi oppure alquanto “vecchi”, anche se meglio funzionanti rispetto a qualsiasi Iphone di ultima generazione una volta equipaggiati a dovere.

I moderni dispositivi sono programmati per diventare obsoleti e non funzionare correttamente dopo pochi anni, mentre, una volta aggiornati i cellulari con uno di questi tre sistemi operativi, ecco che avrete tra le mani un cellulare incredibilmente veloce, sicuro e affidabile.

Sono disponibili molte istruzioni in internet (preferibilmente in youtube) su come installare questi sistemi operativi, e consigliamo di visualizzare quanto più materiale possibile, anche in lingua inglese. Scaricate, sempre, detti sistemi dai rispettivi siti internet. I tre succitati sono i migliori sulla piazza. Scegliete in base alle informazioni a cui potrete attingere.

Controllate se il dispositivo che avete nelle vostre mani è compatibile con l’installazione di questi sistemi operativi. Caso contrario, conviene comprarvene uno nuovo. Il prezzo, comunque, non sarà mai elevato come quello di un Iphone.

E per coloro che sono troppo vecchi e poveri per cambiare PC o cellulare? Cosa fare?

Le difficoltà economiche ci condizionano tutti. L’aumento del livello di povertà è stato un obiettivo delle classi dirigenti che ha raggiunto completa e perfetta realizzazione. E’ con la povertà che si controlla la mente delle persone, a cui si aggiunge ignoranza ed alienazione. Per questo il Sud del mondo è povero e ricco allo stesso tempo; perché è lì che vengono rubate le principali risorse, ed è sempre lì che l’ignoranza regna sovrana.

Per coloro che: a) hanno un cellulare datato incompatibile; b) non possono comprarsene uno nuovo; c) o che per questioni di praticità non possono fare a meno di usare Android; consiglio quanto segue:

  • Installate questi antivirus. Entrambi: Kaspersky e Dr.Web. Attenzione, non installateli da “Play Store”, ma scaricateli in formato apk dal loro sito ufficiale (comparirà un messaggio di “pericolo”, poiché il cellulare riconoscerà questi formati come “non sicuri”, ma non importa, è tutto regolare). Consigliamo, in aggiunta, di impostarli come applicazione a cui affidare il controllo del dispositivo. Ciò limiterà di molto la filtrazione dei dati. Fatevi aiutare da qualcuno casomai nell’impostare Kaspersky e Dr.Web come amministratore di messaggi e chiamate. E’ attraverso sms e chiamate “speciali” che viene installato PEGASUS. Formattate il cellulare e scaricate da qui gli antivirus: Dr.Web ( https://download.drweb.com/android/?lng=en ) ; Kaspersky (https://support.kaspersky.it/common/beforeinstall/16085#block1 ) .

     

     

  • Togliete i permessi alle applicazioni che non usate o disattivatele. Nella sezione “permessi”, togliete la spunta alle applicazioni che non usate e che possono disporre dell’accesso a tutti i vostri dati. In particolare, per quanto riguarda le applicazione Google, Google Maps, e le sezioni “gps”, “fotocamera” e “accesso al microfono”. Vi renderete conto di quante applicazioni inutili hanno accesso a quello che dite, alle vostre foto e a molto, molto altro.

  • Installate e scaricate “Orbot”, sempre dal sito ufficiale. Orbot è una applicazione proxy che instrada tutto il traffico attraverso la rete TOR, criptandola. Dirigetevi nelle impostazioni affinché venga impostata l’opzione che il cellulare possa connettersi a internet solo tramite connessione “VPN” e attraverso Orbot (Orbot viene riconosciuto dal cellulare come una VPN). Andate nelle impostazioni di Orbot e ponete la spunta a tutte le applicazioni che compaiono. In questo modo, l’intero cellulare – teoricamente – sarà criptato e le relative informazioni passeranno attraverso la rete TOR. Se anche SESSION passa attraverso la rete TOR, aumenterà notevolmente il livello di anonimità del vostro cellulare e dei vostri messaggi. Vi consiglio di informarvi anche sulle altre applicazioni disponibili nel sito “Guardian Project”. Cliccate qui per il download del file in apk:https://guardianproject.info/releases/orbot-latest.apk ; qui per maggiori informazioni: https://orbot.app/en/download/ ; e qui per il “Guardian Project”: https://guardianproject.info/ .

 

 

 

Fonte: https://duckduckgo.com/duckduckgo-help-pages/mobile/android/
Fonte: https://github.com/duckduckgo/Android/releases

 

  •  Utilizzate una VPN qualora Orbot sia troppo lento. Questo consiglio può essere seguito anche per chi utilizza un computer. Evitare VPN gratis o commerciali come Nord Vpn o Express VPN. Mai fidarsi di chi si appoggia ad Amazon e simili per sconti e offerte promozionali. Alcune VPN consigliate da giornalisti e attivisti del mondo hacker sono FireFox VPN, Mullwad VPN, DuckDuck VPN, Kaspersky VPN. Evitate VPN gratis, ripeto, sono di bassa qualità e vendono i vostri dati. Discorso a parte vale per OpenVPN e WireGuard le cui installazioni sono comunque molto macchinose.

Quindi? Cosa fare?

Se volete continuare ad usare Telegram, bene. Ma, se proprio siete sospettosi, potete usare in alternativa VK. Il “Facebook Russo” non è direttamente collegato a Durov, anche se frutto della sua creazione. Se proprio volete adottare una seconda alternativa, consiglio Session, ma attenti a non perdere il codice di accesso. Session non ha bisogno di numeri di cellulare, ma sì di una sorta di “password” molto lunga da inserire qualora si cambi dispositivo. In generale, state attenti durante la navigazione; installate un buon antivirus, un firewall, e state sempre connessi con una VPN, anche con Orbot, in modo da “schermare” il vostro cellulare. Anche senza Telegram, il mondo gira lo stesso.

grazie anche a SaDefenza