Tra le migliaia di file pubblicati da DC Leaks, importanti documenti hanno portato alla luce la strabiliante quantità di denaro versato da Soros nelle casse dei principali soggetti impegnati in tutta Europa nella promozione dell’immigrazione, dei “diritti” LGBT e di tutte le maggiori istanze rivoluzionarie.
Tra questi, per quanto riguarda l’Italia, l’ “Associazione 21 luglio”, un’organizzazione non profit impegnata nella promozione dei diritti umani di rom e sinti su tutto il territorio nazionale, si è vista assegnare la cifra di 49.782 $ per il progetto “Per i diritti, contro la xenofobia”, svoltosi dal 1 gennaio al 1 luglio 2014.
Per quanto riguarda le attività per l’agenda gender, la principale organizzazione italiana, l’Arcigay ha ricevuto ben 99.690 $ per un progetto, dal 1/12/2013 al 31/12/2014, dal titolo “LGBT Mob-Watch Italy-Europe 2014”, che si poneva l’obiettivo di “smuovere, canalizzare ed ampliare la voce e la domanda del popolo LGBT italiano ed i loro alleati per le elezioni europee del 2014, costruendo uno strumento permanente di monitoraggio, campagna, mobilitazione e lobbying per queste e le prossime elezioni”.
Assieme all’ “Arcigay”, la “Open Society” ha elargito altri sostanziosi fondi a progetti volti a promuovere campagne di “normalizzazione” LGBT.
Tra questi, la famosa ed onnipresente “ILGA-Europe” si è vista donare 68.000 $ per il progetto “European elections 2014: Cross-communities mobilization project for a universal and indivisible EU equality agenda”, mentre, in Grecia, l’organizzazione omosessualista “Athens Pride” ha ottenuto 26.000 dollari per il progetto “Vote for your rights” volto a promuovere la comunità LGBTQ greca attraverso l’organizzazione di eventi ed attività.
Tali documenti mostrano, da un lato, quanto le istituzioni europee siano profondamente infiltrate da personaggi messi appositamente nei posti di potere per portare avanti l’agenda rivoluzionaria internazionale: la fondazione ha passato al setaccio 26 delegazioni e 11 commissioni di Strasburgo. Il risultato è un elenco di 226 deputati «probabili alleati» dell’ Open Society.
«La presenza di un deputato in questa mappatura», scrivono i curatori del rapporto, indica che si tratta di un soggetto «propenso a sostenere» il programma di Soros. Al punto da diventare un deputato con il quale costruire un rapporto «durevole e affidabile».
E l’ Italia non poteva mancare. Nella lista del finanziere passato alla storia per l’ operazione di speculazione finanziaria che obbligò la Banca d’ Inghilterra a svalutare la sterlina, troviamo Kashetu Kyenge, meglio conosciuta come Cécile Kyenge, Cofferati, Barbara Spinelli e la lettiana Alessia Mosca.
da UnUniverso – Fonte: livewebit