La storia di un’attivista per la giustizia sociale, conclusasi con il suo suicidio a soli 26 anni. Riflettendo sulla libertà di informazione nell’era digitale, il film celebra la figura di questo programmatore geniale trasformatosi in “Hacktivist”, il cui lavoro e impegno politico hanno rimodellato internet, il diritto d’autore e l’attivismo stesso. Aaron Swartz con il suo suicidio nel 2013, è diventato una sorta di martire per la causa della libertà di informazione, schiacciato dalla prospettiva di una possibile condanna a 35 anni di carcere per aver scaricato documenti accademici, con l’intenzione di renderli accessibili a tutti.
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