CRONACA, In risalto da ImolaOggi.it
di Armando Manocchia
Premesso che sono stato il primo, a metà febbraio, a dire che avremmo dovuto metterci in quarantena per un mese (fingendo di essere nel mese di Agosto) al fine di fronteggiare al meglio il coronavirus – e che non cerco ora di dire il contrario o che bisogna andare in giro come nulla fosse – ci tengo solo a poter esercitare i sacrosanti diritti individuali e cioè, con le dovute precauzioni (dispositivi sanitari), ovvero tutte le attività indispensabili a garantire la vita, dal punto di vista della salute e nondimeno della economia.
Su queste inqualificabili e reiterate autocertificazioni richieste dai maggiordomi di Bruxelles, c’è qualcuno che possa garantire che siano imposte in forza di una legge?
Lo chiedo perché chi mi conosce sa bene che sono un fanatico osservante della Carta costituzionale e, facendo una breve ricerca, ho letto che la legge 445 del 2000, quella che regolamenta le autocertificazioni, all’Art.49, precisamente al comma1, esplicita che: “I certificati medici, sanitari, veterinari, di origine, di conformita’ CE, di marchi o brevetti non possono essere sostituiti da altro documento, salvo diverse disposizioni della normativa di settore” (per le quali serve un’altra legge, di cui non v’è traccia ).
Pertanto, contrariamente agli obblighi recentemente imposti dal Ministero dell’Interno, non si può autocertificare uno stato di salute, anche perché il DCPM (lasciamo cadere il fatto che sia stato illegittimamente emanato da un tecnico non eletto, facente funzioni di presidente del consiglio) non obbliga nessuno a restare in casa, ma semplicemente sconsiglia di uscire.
Veniamo allo stato dell’arte: cominciamo col dire che questo STATO DI EMERGENZA è anticostituzionale e lo è non soltanto perché in aperta violazione della Carta costituzionale, ma perché agisce come in uno STATO DI GUERRA quando, per fortuna, in guerra non siamo.
Quindi, perché il governo assume PIENI POTERI come se lo fossimo?
E se è vero, com’è vero, che non siamo in GUERRA, non ci sono neanche i presupposti per fare una legge che violi gli Art. 2; l’Art.10; l’ Art.13; l’Art.16 – e forse altri – della nostra Costituzione chiedendo, anzi imponendo di fatto ai cittadini di giustificare i loro movimenti.
Mi spiego ancora meglio?
L’Art.2 della Costituzione dice che la Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo;
L’Art 10 Art.10 dice che l’ordinamento giuridico italiano si conforma alle norme del diritto internazionale;
L’Arti 13 dice che la libertà personale è inviolabile.
L’Art.16 dice che ogni cittadino può circolare e soggiornare liberamente in qualsiasi parte del territorio nazionale, salvo le limitazioni che la legge stabilisce (ma non esiste una legge tale che stabilisca queste limitazioni).
Dunque, se le mie capacità di intendere non mi fottono, il nostro Ordinamento Giuridico afferma senza ombra di dubbio che tutti i suindicati articoli della Costituzione vengono violati da: pubblici ufficiali, FF.OO e FF.AA, nonché amministrazioni regionali e comunali quando impongono ai cittadini di giustificare con una autocertificazione i loro movimenti.
Come al solito però, è bene scindere tra ciò che la legge dice, e che bisogna rispettare, e ciò che dicono la televisione e i Media di regime.
E’ inconfutabile che questo DPCM preveda delle deroghe alla Costituzione non attuabili. E’ inconfutabile che il governo non possa delegare alle regioni, ai sindaci e agli enti locali simili deroghe. Quindi, è altrettanto inconfutabile che le regioni, i sindaci, gli enti locali non possono obbligare la gente a circolare con le mascherine (che, vergognosamente, non si trovano ancora) o che non ci si può allontanare oltre i 200 mt da casa, perché sono competenze che non rientrano nelle prerogative delle amministrazioni regionali o locali.
Detto ciò, ribadisco che ’Art.16 della Costituzione dice che le uniche limitazione alla libertà di movimento dei cittadini sono quelle stabilite dalla legge. E un articolo di legge che dichiari apertamente di limitare i diritti costituzionali dei cittadini non c’è, e dovrebbe essere fatto oppure bisognerebbe fare una modifica o una deroga alla legge costituzionale vigente. E lo si potrebbe fare solo in virtù di uno stato di eccezione, di emergenza, che per il nostro Ordinamento Giuridico è lecito solo in uno STATO DI GUERRA. Infatti, facendo i conti con la realtà delle leggi, l’Art.78 della Costituzione dice chiaramente che l’unico stato di emergenza riconosciuto dall’Italia, tramite il quale si possa arrivare a dare al governo dei poteri straordinari di deroghe costituzionali o di deleghe a enti locali, non è uno stato di emergenza sanitaria, ma uno STATO DI GUERRA.
Inoltre risulta strano che in Italia, già prima che ci fosse il primo contagiato a Codogno, il governo (parlo di metà febbraio, quando ancora non c’erano contagiati) ebbe a dichiarare lo stato di emergenza. Di solito si dice, delle due l’una. Invece delle due tutte e due e cioè: o ci nascondono i dati reali delle vittime (e questa è la propensione che quoto in toto), o hanno fatto dichiarazioni false nelle reiterate sceneggiate di protagonismo in cerca di visibilità, dopo un cena a base di coda alla vaccinara e Montepulciano d’Abruzzo, definite conferenze stampa.
Ricapitolando: siamo relegati in casa, a causa di uno stato di emergenza che definire anticostituzionale è poco, perché o si dichiara guerra, ma non saprei a chi e perché – e di conseguenza il governo assume pieni poteri – oppure non sussistono i presupposti per fare una legge tale, a meno che non si approfitti dell’emergenza sanitaria per far un COLPO DI STATO, violando apertamente gli Art .2; l’Art.10; l’Art.13; e l’Art.16 della Costituzione e imponendo ai cittadini di giustificare alle FF.OO dove stanno andando e perché.
Questa situazione da stato di polizia è l’anticamera della DITTATURA.
L’ultimo DPCM del non eletto ma, facente funzioni di presidente del consiglio, non soltanto dà potere di pubblica sicurezza alle FF.AA, ma esprime concetti personali a nome della nazione come se fossino in STATO DI GUERRA.
Mi avvio alla conclusione: quando un presidente del consiglio esercita illecitamente, illegittimamente, illegalmente e incostituzionalmente pieni poteri che si esercitano solo in STATO DI GUERRA, arrogandosi quindi diritti e deroghe costituzionali, addirittura esautorando il parlamento, come il dare potere alle FF.OO e alla FF.AA, in qualsiasi parte del mondo occidentale si chiama COLPO DI STATO.
Purtroppo l’Italia è popolata da INTELLETTUALI FUNZIONALI che fanno grandi danni e da ANALFABETI FUNZIONALI che ne fanno molti di meno, ma sia gli uni che gli altri sono funzionali al sistema, perché indottrinati e teleguidati dal tam tam di Tv e Media di regime, che li ha convinti che devono giustificarsi per legge, che è per legge che devono restare in casa, mentre è semplicemente falso. Alla fine caro Conte, tireremo le somme, perchè un conto è consigliare, un altro conto è obbligare.
Per concludere, mi domando: queste FF.OO e FF.AA agiscono in forza di legge o forza di autorità?
Sappiamo tutti che le FF.OO, in tempo di pace, devono agire in forza di: flagranza di reato (con le mani nella marmellata); in forza di legge (invitando a rispettarla ed eseguire quanto essa prevede); o in forza di autorità (e cioè in base a un ordine scritto). Eppure, l’Art 54 della Costituzione è chiarissimo: tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi.
Allora le ultime domande che sorgono sono: perché queste autocertificazioni e perché questa insistenza delle FF.OO nel chiederle illecitamente ai cittadini costretti a giustificare i loro spostamenti?
Una probabile risposta c’è e non è sempre quella che diciamo: a pensar male spesso ci si prende, ma c’è una fonte del diritto che si chiama CONSUETUDINE.
La beata consuetudine è quando milioni di persone applicano una prassi, tenendo un comportamento che oramai è diventato una abitudine. E questa consuetudine viene addirittura autocertificata dai cittadini nel momento in cui vengono fermati e, solo perché glielo ha detto la Tv, non si chiedono se tale pratica consenta al governo di costruirsi di fatto un alibi, raccogliendo centinaia di migliaia di autocertificazioni che serviranno loro quando saranno chiamati a rispondere davanti alla legge per quello che hanno fatto. A quel punto, il Conte di Volturara Appula e i suoi complici potranno avvalersi di mezzo milione di firme e dire: è stata una consuetudine! Ce l’hanno chiesto gli italiani! E quindi quella che dovrebbe essere il faro, il punto di riferimento di tutti, da Carta costituzionale diventa cartastraccia e il colpo di stato in atto, sarà giustificato da noi stessi.
ArmandoManocchia