15 Maggio 2009By Richard
14.1 FUSIONE DEL “VECCHIO”, DEL “NUOVO” E DELL’”EXTRATERRESTRE”
Il modello della vibrazione eterica che abbiamo proposto nell’ultimo capitolo è certamente interessante, alla luce del comportamento energetico dalle basi geometriche che abbiamo visto su tutti i pianeti del Sistema Solare, ma abbiamo ancora delle difficoltà da superare per unificare questo punto di vista con la scienza moderna.
In questo capitolo riveleremo alcune connessioni sorprendenti tra la “nuova” scienza che abbiamo discusso fino a questo punto e le scritture Vediche dell’India. Queste le confronteremo anche con i testi di Seth e alcune informazioni da idee attuali della natura delle dimensioni nell’universo.
Assieme, dovremmo riuscire a trovare un terreno comune tra queste diverse aree.
14.2 CONCETTI DIMENSIONALI MODERNI
Il moderno argomento scientifico sulle dimensioni superiori è uno studio molto interessante, ma anche difficoltoso da approcciare e spesso porta a confusione anche tra quelli che hanno elevate capacità in matematica e scienza.
La grande quantità di informazione specializzata, di modelli matematici e materiale iper-complesso ha efficacemente evitato che i diversi campi si potessero comprendere tra loro e assimilare le differenti scoperte.
Sembra esistere un innato credo nell’idea che sia per noi estremamente difficile o quasi impossibile, comprendere scientificamente piani superiori a quello in cui ci troviamo.
Questo è piuttosto diverso dall’idea che tutte le “dimensioni” siano semplicemente livelli diversi di densità energetica e vibrazione, tutti organizzati in una struttura ad “Ottava”.
Come dice una presunta entità extraterrestre di nome Seth nel libro Seth Speaks di Jane Roberts,
Il vostro intero concetto di spazio è così distorto che ogni vera spiegazione è altamente difficile.
Considerando una “Ottava” come soluzione possibile, dovremmo ricordare che quasi tutti i fisici concordano sul punto che quando infine risolvi un grande puzzle scientifico, la soluzione è incredibilmente bella, semplice e comprensibile. Ovvero quando sai che hai un modello che funziona e non un complesso miscuglio di equazioni spaventose scritte su tavole di pietra dalle cime sacerdotali della scienza, per pochi selezionati che possono provare a comprendere.
Ora noi sappiamo che la geometria come modello per le “dimensioni superiori” dello spazio e del tempo è già un modello funzionante: lo possiamo vedere al lavoro sui pianeti. La miglior spiegazione per questa geometria che abbiamo osservato è che sia formata dalla vibrazione dell’etere.
Per il pubblico non-scientifico, molte persone non sanno cosa siano le “dimensioni superiori”, dove siano, come funzionino, cosa significhino, se siano abitabili, ecc.. Se le persone comuni cercassero di apprendere su questo soggetto leggendo articoli nel magazine Scientific American e simili, diverrebbero solo più confuse, in quanto ogni articolo potrebbe descrivere un caso completamente differente.
Al tempo della stesura di questo testo troviamo molte differenti speculazioni sul numero di dimensioni che esisterebbero, potreste davvero scegliere se ne volete tre, quattro, cinque, sei, nove, dieci, undici o 26! Tutte queste teorie concordano sul punto che tre principali dimensioni, lunghezza, larghezza ed altezza, esistono, in quanto è semplice geometria.
Quindi tenendo in mente questo, ecco un riassunto dei casi:
QUATTRO: Einstein propose che la quarta dimensione era il tempo, benchè nessuno lo possa veramente provare o misurare. Realizzò che il tempo andrebbe misurato con la geometria per costruire questo modello visivo dell’Universo. Però invece di vedere semplicemente il tempo come un movimento di energia, lo indicò come “dimensione” come le tre dello spazio.
CINQUE: La teoria di Kaluza-Klein mostrò che se veniva aggiunta una quinta dimensione alla proposta di Einstein, molti altri problemi matematici potevano essere risolti, inclusa l’unificazione di gravità ed elettromagnetismo da lungo cercata, almeno in senso teorico. Einstein lo accettò dopo profondo studio, benchè non tutti i suoi sostenitori lo riconobbero.
SEI: Invece di confinare il tempo nella Teoria di Einstein, come solo una “dimensione”, Dewey Larson e John Nordberg proposero che esistono solo tre “vere” dimensioni che conosciamo nello spazio, ma esiste una dimensione di tempo per ogni dimensione di spazio. L’idea di una densità di tempo per ogni densità di spazio è stata supportata da fonti ET come nel Ra Material: hanno semplicemente proposto un numero maggiore di livello di spazio-tempo.
OTTO: Questo viene mostrato in una versione della teoria delle “Superstringhe” e corrisponde perfettamente con l’idea che esista una Ottava di dimensioni. Inoltre, quasi tutte le fonti credibili di intelligenza superiore concordano sul punto che questo sia il vero numero di dimensioni nell’universo. Anche le teorie di Tony Smith ci danno un universo di otto dimensioni con qualità geometriche, costruito con numeri a otto livelli conosciuti come “Octonions”.
10 O 26: Basata sulle “funzioni modulari” di Srinivasa Ramanujan, discusse sotto, la teoria delle superstringhe supporta fortemente che esistano 10 o 26 dimensioni e postula anche l’esistenza di una sostanza energetica nello spazio, che sembra proprio essere corretto. Nella loro teoria, la sostanza energetica sembra essere una rete di “stringhe” interconnesse di energia. Si dice che la luce sia una vibrazione di una superstringa nella quinta dimensione.
NOVE O UNDICI: Teorie matematiche più recenti insistono ipotizzando un numero di nove o undici dimensioni e queste hanno ricevuto molta attenzione pubblica dal 1999 al 2001.
Come possiamo vedere, la comunità scientifica ci presenta diverse opinioni contrastanti. Possiamo letteralmente scegliere quasi ogni numero per le dimensioni che vogliamo e quindi impachettarle con “evidenze scientifiche”.
Per complicare ulteriormente, data la colossale difficoltà nel comprendere queste dimensioni superiori, (basate sui nostri modelli fallati dell’energia universale), molti matematici concludono che tutte le dimensioni sopra la nostra devono essere compresse in un singolo punto della dimensione di un “quanto di Planck” o 10^-32 cm!
Un tale puntino farebbe sembrare un atomo della dimensione di un pianeta in confronto e si crede che sia l’”unità” di spazio-tempo più piccola possibile, che possa mai esistere. Sicuramente questo sarebbe un posto piuttosto denso di popolazione da visitare nel piano del sogno o in una esperienza extracorporea!
14.2.1 RELAZIONI ORTOGONALI
Per molti pensatori scientifici, l’idea di extra-dimensioni nello spazio, oltre gli ovvi assi di lunghezza, larghezza e altezza, sembra essere fondamentalmente impossibile. Se guardate l’asse della larghezza e la confrontate con l’asse dell’altezza e della lunghezza, potete vedere, non importa dove guardate, che ogni asse formerà “angoli retti” di 90° con gli altri due.
Aumentando la confusione, gli scienziati hanno trovato un’altra parola per questa relazione angolare tra le due linee o assi, chiamandola relazione ortogonale.
Quindi, quando i fisici cercano la possibile esistenza di dimensioni superiori alle nostre tre, si aspettano di vedere o una serie di relazioni ortogonali aggiuntive o curve ad “angolo retto” di 90°, che sono in qualche modo “lontane” dalla lunghezza, larghezza e altezza dello spazio che abbiamo ora e dentro un’area di spazio non scoperta e inosservabile!
Se questo vi sembra impossibile, allora siete esattamente dove avete bisogno di essere a questo punto del libro. Che paradosso! Per quanto siamo mai stati in grado di rilevare, non importa se vi muovete su, giu, a sinistra, a destra, in avanti o all’indietro, vi troverete sempre qua nel nostro “spazio tridimensionale”!
Molti scienziati sono ancora fissati sull’idea delle dimensioni e non densità di energia, da quando non vogliono ammettere che esista un “vacuum” di energia eterica. In realtà, quando qualcuno cerca di pensare alle “dimensioni” solo come un modo di misurare lunghezza, larghezza e altezza nell’universo che ora conosciamo, incontra immediatamente alcuni grandi problemi.
Nessuno ha mai visto un mondo “mono dimensionale” o “bidimensionale”…non esiste “universo” su una linea retta o un piano piatto, che noi abbiamo mai osservato. L’idea di misurare lo spazio usando tre dimensioni è una cosa, ma suggerire che esistano altre dimensioni da misurare sembra ridicolo.
Quindi, se suona ridicolo allora perchè abbiamo una tale idea? Il problema deriva dal fatto che la matematica mostra chiaramente che deve esserci “qualcosa” li di cui non siamo consapevoli: devono esserci più “stanze” di energia per muoversi di quelle che vediamo ora nella nostra realtà fisica.
Dato che lo spazio è stato pensato come “vuoto” senza alcuna energia in esso, l’unica scelta rimasta è stata quella di cambiare spazio, aggiungere più livelli di misurazione allo spazio vuoto, invece di vedere che le qualità dell’energia dello spazio possono cambiare.
Da dove è iniziata tutta la confuzione allora? L’idea che lo spazio potesse essere misurato con più “dimensioni” oltre alle classiche tre, è derivata dall’osservazione del comportamento delle forze basilari dell’energia nell’universo, che sono quella elettrostatica, quella magnetica, la gravità, la nucleare debole e la nucleare forte.
Ricordate che tutti gli scienziati rincorrono una teoria di “Campo Unificato” con la quale provare che tutte queste forze di base facciano parte di una fonte unificata di energia. Se non consideriamo l’esistenza di una energia di punto zero vibrante, allora la matematica che usiamo per misurare queste differenti forze, semplicemente non “lega assieme” finchè non iniziamo ad aggiungere extra-“dimensioni” nel puzzle, perchè tali forze possano muoversi.
Solo con queste “stanze” extra per l’interazione delle forze, iniziano ad integrarsi in un possibile Campo Unificato. L’idea di una quinta dimensione è stata considerata una ingenua scoperta che ha portato Kaluza e Klein ad ottenere l’importante unificazione di gravità ed elettromagnetismo.
Allora, la domanda sembra essere, “Dove sono queste dimensioni e qual’è la relazione tra di esse?”
Dato che la principale formazione di energia che conosciamo e comprendiamo è l’onda elettromagnetica, che secondo Einstein ci avrebbe potuto mostrare questo Campo Unificato, si credette che quest’onda contenesse la chiave segreta per aprire la porta verso le “dimensioni superiori”. I nostri scienziati hanno visto che l’onda elettromagnetica, l’onda elettrostatica e l’onda magnetica viaggiano ortogonalmente o ad angoli di 90° tra loro.
Si credette che questa particolare relazione di 90° mostrasse essenzialmente due assi o due dimensioni, come lunghezza e larghezza o larghezza ed altezza, in interazione fra loro, col movimento dell’onda che forniva il terzo asse.
Quindi hanno pensato che fosse sicuro assumere che le dimensioni superiori e l’energia che viaggerebbe in esse, avrebbero preservato questa relazione ortogonale di 90°.
Questo significa che se “svoltiamo” dall’onda elettromagnetica e ci muoviamo a 90° in un altro asse di misurazione dello spazio che ora non possiamo vedere nella nostra “dimensione”, allora in termini molto semplici, “troveremo” l’area dove tutta l’energia può “stare assieme”.
Ancora, questo non è un concetto semplice da afferrare. La confusione si elimina quando vediamo queste “dimensioni” come differenti densità di energia eterica. Potete avere tutte le diverse densità nelle tre dimensioni dello spazio che conosciamo e l’energia si comporterà (vibrazione) differentemente in ognuna di queste densità.
Sembra una coincidenza che Ra dica che siamo ora nella “terza densità di vibrazione” e che gli scienziati moderni dicano sempre che siamo nella “terza dimensione”. Ra chiarisce che le forme di vita di prima e seconda densità sono tutte a noi visibili ed esistono attorno a noi come forme “tridimensionali”.
Le “forme di vita” di prima densità sono gli elementi di base della natura come la terra, l’aria, il fuoco e l’acqua: rocce, minerali, olio e gas e tutte le sostanze chimiche che noi normalmente non consideriamo vive.
Forme di vita di seconda densità dagli organismi monocellulari a piante e uccelli, a scimmie e delfini. Ogni creatura che noi normalmente definiremmo “vivente” è di seconda densità nel modello di Ra, eccetto gli esseri umani. Queste creature di densità inferiore certamente non vivono su un piano piatto o una linea!
14.2.2 UNA VISIONE MIGLIORE
Nonostante le chiare distorsioni nella visione della scienza ufficiale, i calcoli matematici coinvolti hanno già provato oltre ogni dubbio che la geometria gioca una parte cruciale in tutto questo. Queste geometrie Platoniche sono necessarie per fornire la “stanza” per questi assi aggiuntivi invisibili nelle relazioni “nascoste” di 90°.
Nel loro modo di analizzare i dati, ogni faccia della forma geometrica potrebbe rappresentare un asse differente o un piano differente che può essere ruotato. Se questo sembra difficile da capire, possiamo paragonarlo all’idea della palla da calcio, che può avere molti esagoni sulla superficie. Mentre la palla da calcio ruota, differenti esagoni toccheranno la terra e si allineeranno col suo piano.
Comunque, l’intero concetto delle geometrie Platoniche connesse con i piani superiori deriva dal fatto che sanno che la geometria deve esserci; la trovano nelle loro equazioni. Quando iniziamo a considerare il lavoro del Dr.Fuller e del Dr.Jenny, possiamo vedere che questa idea dei piani che esistono in relazioni “nascoste” di 90°, era molto facilmente una spiegazione incorretta, basata sulla mancanza di conoscenza delle connessioni “sacre” tra la geometria e la vibrazione.
14.2.3 QUALITA’, NON QUANTITA’
Come possiamo vedere, l’idea delle “rotazioni ortogonali” è piuttosto confusa e scomoda e non intendiamo rendere questo capitolo pesante da leggere. Ci ricordiamo che ogni diverso campo ha le proprie idee sul numero delle dimensioni e ogni campo sente fortemente di essere nel giusto.
I calcoli in queste speculazioni sono intricatissimi e non possono tutti essere corretti in quanto la matematica di alcuni contraddice quella degli altri. Quello che descriveremo in questo libro non sono i valori matematici rigorosi e quantitativi di questi diversi livelli, ma piuttosto una visione qualitativa, ovvero siamo interessati nel produrre una semplice analogia sull’argomento senza usare la matematica.
14.3 COSMOLOGIA VEDICA
In The Shift of the Ages (ndt.Il Cambio d’Era di David Wilcock) abbiamo presentato il sistema Vedico come contenente “tutte le risposte” che cerchiamo per risolvere il puzzle dimensionale e più avanti in questo capitolo condivideremo ancora questa ricerca. Comunque, quando abbiamo scritto Shift of the Ages, tutto quello che abbiamo presentato è stato solo un indizio che suggerisce come gli antichi fossero sulla pista giusta; abbiamo mostrato la vera Ottava geometrica, che organizza tutti i Solidi Platonici in una progressione unificata che ha una struttura ad Ottava.
In questo libro stiamo cercando di essere più precisi e supportare i nostri argomente in modo più fermo. In un tentativo di rinforzare le basi dietro un tale punto chiave nel nostro modello della Ottava geometrica, abbiamo deciso di esplorare la cosmologia Vedica in maggior dettaglio.
Ovviamente, se gli studiosi Vedici avevano ragione sui vari piani d’esistenza descrivendoli come di natura geometrica, allora devono aver compreso molto in merito al paradigma eterico che ora abbiamo riscoperto.
La domanda ora è dove si trovi l’evidenza che suggerisce una corrispondenza tra gli insegnamenti Vedici e la nostra ricerca.
In The Shift of the Ages, abbiamo descritto come parte delle scritture Vediche descriva chiaramente macchine volanti avanzate conosciute come “Vimana” così come chiaramente un missile nucleare, chiamato “fuso di ferro…caricato con la luce di 1000 soli”, dagli effetti descritti in modo che sembrano identici a quelli che abbiamo visto con l’esplosione e la radiazione delle armi atomiche.
Nel libro del Dr.Richard Thompson Alien Identities, ci sono diverse connessioni fra vari esseri celesti dei testi Vedici e quelli dei moderni rapporti, che stabiliscano un chiaro legame tra le due fonti.
Nel lavoro più recente del Dr.Thompson, mostra come le antiche scritture Vediche forniscano una descrizione accurata di tutti i pianeti del Sistema Solare, completi di misure delle orbite molto precise.
La ragione per cui questo non è stato scoperto prima, dice il Dr.Thompson, è che nessuno ha fatto i compiti a casa abbastanza bene da discernere le corrette unità di misura Vediche. Una volta trovato il legame mancante, tutto combacia perfettamente con quello che sappiamo.
I Veda si autodatano a 18000 anni fa e questo viene rifiutato automaticamente e ritenuto impossibile. Come però abbiamo presentato in The Shift of the Ages, abbiamo molte evidenze sull’esistenza di una passata civiltà avanzata finita in un cataclisma planetario circa 12.500 anni fa.
Nel caso dei Veda, parte di questa conoscenza originale è stata preservata per tutto questo tempo e il nostro obiettivo principale è semplicemente capirla. Tenendo questo in mente, ci sono più che sufficienti ragioni per suggerire che l’antica cultura Hindu fosse ben istruita sulla stessa scienza dell’energia universale che ora riscopriamo in questo libro.
L’importante evidenza per questa idea può essere vista chiaramente nel libro di Rama Prasad del 1894, intitolato Nature’s Finer Forces: The Science of Breath and the Philosophy of the Tattvas. Inizieremo il capitolo con un estratto dalla Prefazione di Prasad:
Il libro sicuramente fa molta luce sulle ricerche scientifiche degli antichi Ariani dell’India e non lascerà dubbi in una mente candida, sul fatto che la religione dell’antica India aveva una base scientifica.
Diversi termini Sanskriti dovranno essere introdotti ora per poter comprendere cosa scrisse Prasad.
14.4 PRAKRITI
Primo, il nome generico di materia nella forma originale è Prakriti, il principio femminino e nel libro di Robert Lawlor Sacred Geometry, vediamo che questo è inteso per illustrare la geometria del dodecaedro. Ogni volta che viene usata la parola “Prakriti”, la sua definizione è “materia cosmica indifferenziata”.
Questa materia indifferenziata quindi viene agitata da forze di vibrazione per portare in essere l’universo, come vedremo. Il principio masculino opposto è Purusha, che gli studiosi dei Veda assocciano all’icosaedro.
Il concetto sessuale di Purusha e Prakriti che si accoppiano non è difficile da vedere quando notiamo che mettendo assieme un icosaedro e un dodecaedro di uguale dimensione, i punti dell’icosaedro verranno visti emergere dal centro di ogni faccia del dodecaedro.
Per il nostro proposito in questo capitolo, dobbiamo semplicemente ricordare che Prakriti è la parola per la materia indifferenziata dell’universo.
14.5 IL GRANDE RESPIRO / PARABRAHMAN
Un altro importante termine è “Il Grande Respiro” nel sistema Vedico, tutta la Creazione viene in essere da un “respiro” energetico dell’Uno Creatore come Essere, che in termini sanscriti viene definito come “Parabrahman” o “Brahman” in breve.
Questo UNO quindi si divide in due come Prakriti e Purusha. Abbiamo già visto come questo movimento respiratorio può essere dimostrato nella salita e discesa dell’atmosfera planetaria, come per Venere nel “respiro” di 24 ore della ionosfera e il “respiro” di quattro giorni dell’armosfera. Quindi di nuovo, possiamo iniziare a notare le connessioni che esistono tra il modello Vedico e i principi moderni.
14.6 IL TATTVAS
La parola di base in Sanscrito per vibrazione è Tattva, definita come “(i) un modo di movimento. (ii) L’impulso centrale che tiene la materia in un certo stato vibratorio. (iii) una distinta forma di vibrazione.”
Una distinzione importante che serve ora è che il sistema antico Vedico aveva cinque livelli principali di vibrazioni eteriche del “tattva”. Queste si espandevano a turno in sette livelli permetteno a due di questi di avere attributi positivi e negativi separati.
Come Ra fa notare nella serie della Legge dell’Uno, questo tipo di variabilità tra differenti sistemi spirituali possono essere confusi quando cerchiamo di costruire una cosmologia basata su Ottave, che legano assieme tutte le densità di vibrazione eterica come UNO.
La principale Ottava di “colori reali” dei livelli vibratori di “densità eterica” hanno diversi nomi e diversi raggruppamenti a seconda del sistema che li classifica. Comunque, seguendo il sistema Vedico è anche vero che ci sono solo cinque Solidi Platonici e nell’ottava geometrica Hindu secono la Geometria Sacra, abbiamo l’uso doppio dell’icosaedro, cosi come la sfera usata per simboleggiare l’UNO, nella posizione uno e otto, l’inizio e la fine dell’Ottava.
A pagina 118 vediamo il seguente punto importante, che prova la nostra affermazione per cui potete vedere questi livelli tattvici come cinque o sette in natura, mostrando così la connessione tra i sistemi:
L’universo, come è stato visto, ha cinque piani di esistenza (che possono essere anche divisi in sette).
La divisione in sette dei livelli dimensionali, in questo caso come applicato nei livelli vibrazionali o chakra nell’essere umano, vengono forniti a pagina 146 come segue:
1. Il corpo grossolano (Sthula Sharira)
2. Il Prana infelice.
3. La Mente infelice.
4. Il Prana felice.
5. La Mente felice.
6. L’anima (Vijnana)
7. Lo spirito (Ananda)
Questo è notevolmente simile, se non identico in senso filosofico, all’illustrazione di Ra dei sette livelli di densità eterica che corrispondono allo sviluppo della coscienza nell’essere umano, riassumendo.
Le connessioni sono facili da vedere tra i livelli 1 e 4-7:
1. (Consapevolezza) Terra/centro Malkuth, corpo fisico/elementale grossolano.
2. (Crescita) Crescita e sviluppo senza conoscenza del sè, coscienza “animale”.
3. (Scelta) Raggiungimento della mente autoconoscente, piano di sofferenza, scelta di servire gli altri o il sè.
4. (Amore) Il livello dell’amore. Qua non viene sviluppata saggezza.
5. (Luce) Luce, Mente e Saggezza vengono pienamente sviluppate ma non unificate con l’amore.
6. (Unità) Bilanciamento tra compassione (amore) e saggezza.
7. (Passaggio) La Natura Sacramentale di Tutte le Cose viene realizzata e si apre il passaggio per tornare all’UNO.
14.7 PRANA
Forse la parola più simile ad “etere” nel sistema Vedico è il termine “Prana”. Questo può confonderci, in quanto due dei modi di vibrazione della lista di sopra sono entrambi “prana minori”, in questo caso sono il “Prana infelice” e la “Mente infelice”. Questa apparente contraddizione viene spiegata nella seguente definizione di Prana, che spiega l’esistenza di Prana minori:
(Il Prana è) il principio vitale dell’universo e della sua manifestazione localizzata; il principio vitale dell’uomo e degli altri esseri viventi. Consiste in un oceano di cinque Tattvas. I soli sono diversi centri dell’oceano del Prana. Il nostro sistema solare è pieno di Prana e si trova in questo oceano che muove i vari corpi celesti.
L’intero oceano di Prana, con il sole e la luna e altri pianeti, è un completo disegno di ogni organismo vivente sulla terra o, per questa materia, di ogni pianeta. Quindi del Prana si parla a volte come una persona, un essere vivente. Tutte le manifestazioni di vita nel corpo sono conosciute come Prana minori.
La manifestazione polmonare (cuore) è conosciuta come Prana per preminenza. Anche la fase positiva della materia lo è (definita come Prana) e distinta da Rayi, la fase negativa della materia vivente.
E’ davvero interessante che la definizione di Prana indichi che sia simile a un fluido, venendo associato direttamente con un oceano. Questa è una diretta corrispondenza con quello che abbiamo visto nella scienza dell’etere, negli esperimenti come quello del Dr.Aspden, così anche come fenomeno planetario.
I cinque principali Tattva o livelli vibratori nel sistema Vedico sono associati con diversi concetti a cinque livelli nell’umanità, inclusi i cinque sensi, le cinque dita e le cinque appendici nel corpo umano, due gambe, due braccia e la testa. Molto del lavoro di Prasad è concentrato nello spiegarli solo come cinque principi e dobbiamo andare su altre fonti per avere descrizioni piu complete su come questi principi funzionino in un sistema a sette:
I Tattva sono le cinque modifiche del Grande Respiro. Agendo su Prakriti questo Grande Respiro lo porta in cinque stati, con distinti movimenti vibratori ed eseguendo diverse funzioni.
Ora riassumeremo ognuno dei cinque principali Tattva e la loro associazione con i sensi umani, segue poi un estratto dal libro:
1.Akasha Tattva: Suono.
2.Vayu Tattva: Tatto.
3.Tejas Tattva: Vista.
4.Apas Tattva: Gusto.
5.Prithivi Tattva: Olfatto.
Vengono conosciuti come Mahabhutas. La parola Akasha viene genericamente tradotta in Inglese con la parola etere. Sfortunatamente, per la moderna scienza Inglese, il suono non viene riconosciuto come qualità dell’etere..
Prasad ovviamente non prevedeva un tempo in cui l’intero concetto dell’etere come intero sarebbe stato eluso dalla scienza moderna!
14.8 “SVARA” DAI CONCETTI VEDICI E DI SETH
Il prossimo termine importante è la parola “Svara”. Questa parola viene usata per spiegare la presenza delle linee spiraleggianti tra le geometrie a cui Ra si riferisce come “la linea spiraleggiante della luce”. Porta anche lo stesso significato del termine “Il Grande Respiro”.
I Tattva…sono le modificazioni di Svara…La traduzione propria della parola Svara è la corrente dell’onda-vitale.
Questo movimento ondulatorio è la causa dell’evoluzione della materia indifferenziata cosmica nell’universo differenziato e l’involuzione di questo nello stato primario della non-differenziazione e cosi via, dentro e fuori, per sempre.
Da dove viene questo movimento? Questo movimento è lo spirito stesso…
Dovrebbe interessarci che i Tattva, che noi conosciamo come vibrazioni energetiche geometricamente tridimensionali, vengono descritti come modificazioni di Svara o corrente a spirale. Potremmo in effetti creare tuttu i Solidi Platonici come modificazioni di linee a spirale?
Si. Possono essere modellati da spirali, come abbiamo suggerito con l’immagine di sei triangoli formati dalla spirale “phi” dello scorso capitolo e con il grafico che mostra le semplici relazioni a spirale tra ogni geometria di base.
Col proseguire del libro, vedremo chiara e innegabile evidenza per l’esistenza di questa onda a spirale, che abbiamo iniziato a suggerire con l’idea il phi e la radice quadrata di due onde onde che connettono i Solidi Platonici tra loro in progressione espansiva e a spirale. Come dicono gli studiosi dei Veda, questo è un gioco costante di evoluzione ed involuzione in corso.
Cosa significa realmente “costante”? Pensiamo che accada solo in enormi periodi di tempo? O “costante” significa “continuamente”, forse ad una velocità per noi impossibile da misurare?
Seth descrive una forma di pulsazione “costante” più specifica che avviene nell’universo nel Capitolo 7 di Seth Speaks, sessione 530; una pulsazione che forma la materia momento per momento. Seth dice che questa pulsazione avviene più veloce di quanto possiamo percepire, quindi stiamo “pulsando dentro e fuori” la nostra “densità” corrente mentre l’energia eterica che forma la nostra realtà, pulsa attraverso i suoi altri modi di vibrazione.
Normalmente non abbiamo idea che accada:
…Per iniziare con, la vostra forma fisica è il risultato di una grande concentrazione emotiva. La fantastica energia della vostra psiche non ha creato solo il vostro corpo fisico, ma lo mantiene. Non è una cosa continua, benchè vi sembri permanente. Non è mai in stato costante di pulsazione e per la natura dell’energia e della sua costruzione, il corpo lampeggia in modo “spento” e “acceso”.
Ora: Questo è difficile da spiegare e per i nostri propositi correnti non è necessario che voi capiate le ragioni per questa pulsazione; ma anche fisicamente voi “non siete qua” cosi spesso quanto crediate.
La vostra intensità emotiva e la concentrazione crea forme accanto al vostro corpo fisico, comunque la loro durata e il loro grado dipendono dall’intensità di ogni data origine emozionale.
Il vostro spazio è quindi riempito con forme incipienti, piuttosto vivide, ma sotto la struttura regolare della materia che voi percepite..
Mentre procediamo, vedremo che quest’ultima affermazione di Seth sulle “forme incipienti” è letteralmente identica alla cosmologia Vedica; nel sistema Vedico queste forme vengono chiamate “Trutis” e nel lavoro di Seth sono definite “unità di energia elettromagnetica” o, come anche Seth le ha chiamate, “unità di coscienza”. Ora continuiamo allo stesso punto nel nostro estratto di Seth:
Queste proiezioni (di forme di energia elettromagnetica,) quindi sono costantemente emesse. Alcuni strumenti scientifici più sofisticati che ora avete mostrerebbero non solo l’esistenza di queste forme, ma anche vibrazioni di varia intensità attorno a questi oggetti fisici che voi percepite.
(9:57) Per rendere questo in modo più chiaro, guardate ogni tavolo nella stanza. E’ fisico, solido e voi lo percepite facilmente. Ora per analogia, immaginate che dietro di esso ci sia un simile tavolo, ma non così fisico e dietro ancora un altro e un altro ancora, ognuno sempre più difficile da percepire, fino ad arrivare all’invisibilità.
Davanti al tavolo c’è un tavolo simile, solo poco meno fisico rispetto al tavolo “reale”, anche questo con una sucessione di tavoli meno fisici verso l’esterno. Immaginate la stessa cosa per ogni lato del tavolo.
Ora qualunque cosa che appare in termini fisici esiste anche in altri termini che non percepite. Voi percepite solo la realtà quando questa raggiunge un certo “tono”, quando sembra coalescere in materia. Però questa esiste validamente in altri livelli…
Nei paragrafi superiori possiamo vedere che Seth ci fornisce un punto importante da considerare:
Le vibrazioni dell’etere che forma la materia fisica vengono duplicate in altre densità, con un effetto ondulatorio.
Tale effetto ondulatorio di “sfere dentro sfere” è stato visto in cascate di turbini sferici, cosi come nell’esperimento Roschin e Godin e in quelli del Dr.Chernobrov. Potete avere un oggetto fisico con altri livelli di densità eterica che non sono visibli all’occhio umano, ma comunque esistono in questi livelli.
Ecco perchè possiamo vedere tutte le stelle e i pianeti con i nostri occhi, persino se una fonte come Ra dice che esiste la vita su questi pianeti in densità superiori. Tutto quello che chiameremmo “materia fisica” crea anche vibrazioni in altri piani di esistenza; Steh sceglie con cura la parola “tono” per descrivere le vibrazioni di questi differenti piani.
Benchè la nostra materia fisica possa essere visibile in queste densità superiori, possono esserci vaste formazioni energetiche in tali densità superiori che noi non possiamo vedere, perchè non hanno le corrispondenti frequenze inferiori per divenire “fisiche”.
In un certo senso si tratta di un effetto di miscelazione tra questi diversi reami, come nei fenomeni paranormali che sembrano fantasmi o UFO e che vengono visti apparire improvvisamente e sparire o cambiare forma, come spesso riportato.
Seth tocca il punto dicendo che ci sono sistemi creati da energia più “concentrati” di quelli che abbiamo qua:
Il vostro non è un sistema di realtà formato dalla concentrazione di energia più intensa. E’ semplicemente quello in cui siete sintonizzati, una parte. Voi lo percepite solo per questa ragione.
Altre porzioni di voi, quindi, di cui non siete consapevoli consciamente, abitano quello che chiamereste supersistema di realtà in cui la coscienza apprende come gestire e percepire maggiori concentrazioni di energia e a costruire “forme” di differente natura.
La vostra idea di spazio è quindi molto distorta, dato che lo spazio per voi è semplicemente dove non si percepisce nulla.
E’ ovviamente pieno di tutti i tipi di fenomeni (pausa) che non lasciano impressione sui vostri meccanismi percettivi.
Ora in vari modi e occasionalmente, potete sintonizzarvi in queste altre realtà ad un certo livello e lo fate spasmodicamente, benchè in molti casi queste esperienze vengono perse perchè non registrate fisicamente.
14.9 IL GRANDE RESPIRO DI PARABRAHMAN
Tutti questi punti discussi da Seth li troviamo perfettamente nella scienza dei Veda, come Prasad ha illustrato per noi negli estratti di sopra.
Nel nostro prossimo estratto, vediamo una descrizione su come l’energia di Parabrahman attraversi delle fasi di espansione e contrazione, definite come “giorni” e “notti” e associati col riscaldamento e il raffreddamento.
Quindi abbiamo una descrizione dei livelli virbazionali. Questo può sembrare complicato, ma vedremo presto che il punto chiave è nel modello Vedico, l’etere si forma in sfere, come la nostra moderna ricerca ci ha portato a concludere, assieme alle scritture di Seth e Ra e altre:
Dopo essere stato soggetta alla fase negativa (di contrazione) di Parabrahman, (o l’Uno,) Prakriti (o materia indifferenziata,) che segue Parabrahman come un’ombra, è stata saturata con rcettività evoluzionaria; mentre la corrente calda arriva, effettua modifiche su di essa che appare quindi in forme cambiate.
Il primo stampo che la corrente positiva evoluzionaria lascia su Prakriti è conosciuto come Akasha, (il primo livello di vibrazione eterica). Quindi, man mano, entrano in esistenza gli eteri rimanenti. Queste modifiche di Prakriti sono gli eteri del primo stadio.
In questi cinque eteri, che ora costituiscono il piano oggettivo, lavora la corrente del Grande Respiro. Avviene un ulteriore sviluppo. Entrano in esistenza diversi centri. L’Akasha li spinge in una forma che fornisce la stanza per la locomozione. (movimento)
Con l’inizio del (secondo) Tattva Vayu, questi eteri elementari vengono portati a formare sfere. Questo è stato l’inizio della formazione, che può anche essere chiamato solidificazione.
Queste sfere sono i nostri Brahmandas (universi di vibrazione). In essi gli eteri assumono uno sviluppo secondario. Avviene la cosiddetta divisione in cinque…Ogni qualità (vibrazionale) tattvica è generata in, e preservata in, queste sfere da queste correnti. Con l’Apas (Tattva) la formazione (della sfera) è completa. Nel processo del tempo abbiamo un centro e una atmosfera. Questa sfera è l’universo auto-cosciente…(enfasi aggiunta)
Quindi, quello che vediamo è una chiara descrizione della formazione dell’universo come primordiale “unità di coscienza” all’inizio della Creazione, che ora possiamo iniziare a comprendere come accurato disegno di quello che è avvenuto.
Tradotto da Richard
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