da ExtraPedia
Abbiamo messo assieme una serie di recentissime notizie che, prese singolarmente, non preoccupano più di tanto ma, messe assieme, danno un panorama abbastanza inquietante.
Le Figaro (Articolo del 19/04/2020) 1)
“Traces de coronavirus dans l’eau non potable à Paris, «aucun risque» pour l’eau potable”
Il laboratorio della gestione municipale Eau de Paris ha scoperto “nelle ultime 24 ore” la presenza in tracce del virus su 4 dei 27 punti di campionamento testati, che hanno portato il municipio a sospendere immediatamente l’uso della sua rete d’acqua non potabile, come parte del “principio precauzionale”, ha dichiarato il Comune ad AFP. Ma l’acqua potabile, che dipende da un’altra rete “completamente indipendente”, “non presenta alcuna traccia del virus Covid” e “può essere consumata senza alcun rischio”, assicura il municipio.
Un commento su 170 pervenuti:
Antipour
20/04/2020 alle 09:19
Senza essere allarmante, inquietante, 1) a causa di una fonte sconosciuta di contaminazione e 2) il virus si diffonde come una scia di polvere sulle superfici e si infiltra ovunque. In un precedente articolo ho notato che il virus era sulle superfici da molto tempo e si era attaccato alle scarpe, questo significa che la città è pulita, si cammina in acque contaminate che sono diffuse ovunque e in casa. Inoltre, tutti gli animali bevono e si contaminano, gatti, ratti, piccioni, tutte le specie che hanno la reputazione di trasmettere malattie all’uomo. Ma ovviamente nessun rischio?
Se era sulle superfici non è plausibile l’ipotesi che sia finito nelle acque non potabili attraverso le vie fognarie, confermato anche dal fatto che: «L’acqua potabile, che dipende da un’altra rete “completamente indipendente” è oggetto di stretta sorveglianza da parte delle autorità, soprattutto dall’inizio dell’epidemia. E per questo motivo una dose superiore al normale di cloro – ma di nessuna nocività per i consumatori – è stata immessa nelle tubature… (responsabile dell’Ambiente del Comune Célia Blauel citata da neXt)»
neXt quotidiano (Articolo del 19/04/2020)
“La storia delle tracce di Coronavirus nell’acqua non potabile a Parigi (ma l’OMS dice che…)” 2)
Per evitare che un’ipotetica gocciolina dell’acqua contaminata che fosse rimasta in aria (i riscontri positivi si sono avuti soltanto in 4 punti di prelievo su 27) possa finire nelle vie respiratorie di qualche passante. Un’eventualità praticamente inesistente e che gli specialisti non hanno preso oggi in considerazione come reale pericolo per la popolazione.
Richiamato nell’articolo di neXt il WHO sulle pratiche di smaltimento delle acque reflue che, in premessa, non esita di esaltare gli effetti benefici della luce solare per debellare il virus. Ovviamente, quelli tenuti chiusi in casa ne usufruiscono molto!:
“Water, sanitation, hygiene and waste management for COVID-19” (Articolo del 19/04/2020) 3)
Attualmente, non ci sono prove sulla sopravvivenza del Virus COVID-19 nell’acqua potabile o nelle acque reflue [infatti!]. Morfologia e struttura chimica del virus COVID-19 sono simili a quelli di altri coronavirus umani [non si parlava di virus sconosciuto? nda] per i quali ci sono dati sia sulla sopravvivenza nell’ambiente che efficaci misure di inattivazione… Le goccioline possono anche atterrare su superfici dove il virus potrebbe rimanere praticabile… luce solare e disinfettanti comuni (come il cloro) facilitano la morte [del virus]… le tecnologie di trattamento sono efficaci nella rimozione o distruzione del virus… irradiazione solare… in combinazione con la luce solare, elevati livelli di pH, attività biologica e altri fattori servono ad accelerare la distruzione dei patogeni…
Se il virus è (o era) presente nella polvere al suolo e non è trasportato attraverso le vie di scarico, può solo essere presente per vie aeree e, in questo caso, un’ipotesi abbastanza realistica potrebbe essere quella osservata e pubblicata in particolare sulla “Nuova Padania”.
Nuova Padania
“Strani movimenti aerei sopra le province di Milano e Padova denunciati oggi da alcuni utenti di Flightradar24” (Articolo del 16/03/2020) 5)
Molteplici le segnalazioni oggi di utenti che stavano utilizzando l’app per Smartphone FlightRadar nelle province di Milano, Padova e Venezia. L’applicazione, che mostra i voli in tempo reale sopra la propria testa in qualsiasi parte del mondo, ha evidenziato alcune insolite rotte di alcuni aerei che non portavano identificazione civile.
Le linee verdi in figura indicano i percorsi anomali dei velivoli in questione
“Continuano le segnalazioni di strani movimenti sul cielo del nord Italia durante il blocco aereo” (Articolo del 19/03/2020) 6)
Il blocco aereo dovrebbe aver liberato il nostro cielo da molto del traffico ma continuano ad apparire questi due strani aerei, modello Pilatus, come segnala il sito Flightradar24 con motore ad elica, che compiono manovre geometriche all’altezza di 1500m sopra la pianura padana… La cosa più curiosa e che ha allarmato molti utenti è il fatto che i voli siano ripetuti costantemente in maniera giornaliera, sempre sopra le stesse zone e sembrano muoversi in maniera sincronizzata e simmetrica… Un utente di Facebook cremonese, Leonardo Santi, dichiara che la stessa cosa sta succedendo anche in altri Paesi Europei, con rotte e aerei simili a quelli che stanno sorvolando i nostri cieli.
Le linee azzurre in figura indicano i percorsi anomali dei velivoli in questione
“Aggiornamenti sulle misteriose rotte di velivoli sopra la Pianura Padana durante il blocco aereo” (Articolo del 20/03/2020) 7)
Molti utenti di Facebook oggi hanno riportato, sempre tramite l’utilizzo del sito Flightradar24, che i tre aerei (non due come comunicato precedentemente nei nostri articoli) stiano eseguendo le stesse rotte geometriche addirittura da alcuni mesi sopra la Pianura Padana, almeno quattro dalle rilevazioni… Oggi verso mezzogiorno, i tre aerei sono stati segnalati ancora sopra l’Emilia Romagna, il Veneto e la Lombardia. Inoltre un aereo simile è stato segnalato sopra Malta con le stesse rotte geometriche.
Ma c’è un’altra incognita, l’aereo che parte dalla Svizzera, non ha alcuna targa in chiaro, quindi crea molta perplessità un’anomalia del genere all’interno del blocco aereo imposto dal nostro esercito.
Se si dimostrasse che un aereo svizzero abbia sorvolato il territorio italiano, durante la sospensione per l’emergenza Coronavirus, creerebbe, in un normale stato sovrano, un caso diplomatico con gli elvetici, in quanto dovrebbero giustificare il motivo di questi movimenti, continui, giornalieri di questo aereo con targa contraffatta.
“Aggiornamento sugli aerei che sorvolano la Pianura Padana. Hanno staccato l’ADM e non sono più visibili su Flightradar24” (Articolo del 20/03/2020) 8)
Come comunicato in rete da un ex aeroportuale e da altri utenti su Facebook stamattina, i tre voli segnalati ieri sono partiti agli stessi orari e dagli stessi aeroporti, ma una volta presa quota hanno staccato l’ADM, ovvero il segnale che permette il riconoscimento identificativo e tracciamento del volo. Che sia stata la diffusione della notizia di questi aerei misteriosi, uscita anche su altri giornali ad aver portato a questa “disconnessione”?
Ieri il Gazzettino ha riportato la notizia di un caccia Eurofighter che ha intercettato uno scrambler, rarissimo aereo fantasma, che stava sorvolando i nostri cieli che aveva “perso” il segnale, diretto a Malta…
Ora, si spera che la Procura di Genova faccia ampia luce sugli eventi, giacché non indaga solo sui decessi avvenuti nelle RSA:
Il Secolo XIX
“Epidemia colposa, la Procura di Genova indaga sugli anziani morti nelle case di riposo” (Articolo del 17/04/2020) 9)
Il procuratore capo Francesco Cozzi ha creato un pool. La squadra sarà coordinata dal procuratore aggiunto Francesco Pinto e comprenderà altri 3 pm specializzati in reati colposi e contro la salute: Daniela Pischetola, Stefano Puppo e Francesca Rombolà. Mentre gli accertamenti investigativi sono stati delegati ai militari del Nas, coordinati dal maggiore Massimo Pierini. «Occorre ricostruire complessivamente il quadro dell’emergenza sanitaria costituita dal coronavirus, per capire se ci sono state imperizia, gravi scorrettezze o deragliamenti dalle linee guida nella gestione dell’emergenza e capire se questi comportamenti hanno favorito il diffondersi del contagio e l’aumento della mortalità… Occorre capire come è entrato il virus, cosa è stato fatto per prevenirlo e poi isolarlo e in che tempi. A una prima analisi emergono anomalie…»
Ma,
“La Spezia, inchiesta su decessi e contagi. Ma le autopsie ora sono un rebus” (Articolo del 17/04/2020) 10)
C’è un aspetto che rischia di rendere a dir poco difficoltose le indagini sulle morti Covid-19. Riguarda un passaggio giudiziario fondamentale, qualora vi fosse la necessità di approfondire alcuni casi specifici: l’autopsia. Sì, perché all’inizio del mese, quando nel Paese sono state avviate le prime inchieste su decessi e contagi in ospedali e Rsa, il ministero della Salute ha inoltrato a tutte le Procura italiane una circolare con le indicazioni da seguire per i riscontri forensi.
Nel documento si premette che occorre «un’attenta valutazione preventiva dei rischi e dei vantaggi connessi a tale procedura». I magistrati sono invitati a «limitare l’accertamento alla sola ispezione esterna del cadavere in tutti i casi in cui l’autopsia non sia strettamente necessaria».
Perché tanta fretta, poi, per cremare a tutti i costi i cadaveri? E l’autopsia a chi la faranno… alle ceneri?