Un nuovo “protocollo francese”, unisce HCQ (idrossiclorochina) e azitromicina con effetti molto promettenti contro il Coronavirus, secondo la ricetta del virologo Didier Raoult.
Così in Francia è arrivato il via libera per la prescrizione, sotto rigide condizioni, dell’idrossiclorochina e l’associazione lopinavir-ritonavir per i pazienti ricoverati in ospedali per coronavirus. Lo stabilisce il decreto delle autorità francesi adottato il 25 marzo 2020 e pubblicato poi sul sito Legifrance.gouv.fr. Ecco il testo: “In deroga all’articolo L.5121-8 del codice della salute pubblica, l’idroclorochina e l’associazione loinavir/ritonavir possono essere prescritti, somministrati e amministrati sotto la responsabilità di un medico ai pazienti contagiati da Covid-19, negli ospedali e centri sanitari in cui sono ricoverati, come anche per il proseguimento del loro trattamento se le loro condizioni lo consentono e dietro autorizzazione del medico che ha prescritto inizialmente il trattamento a domicilio”.
Il prof. Didier Raoult, dal lato suo, essendosi esposto in prima persona con il suo studio in un momento così delicato e di emergenza, ha commentato su Twitter la notizia: “Nell’attuale contesto di emergenza sanitaria, l’idroclorochina può essere prescritta nel quadro di un trattamento da Covid-19. Grazie al ministro Olivier Véran per avermi dato ascolto”. Nella sua prima sperimentazione, il suo mix di farmaci aveva funzionato per il 100% dei pazienti, e quando è uscita la notizia è stata sicuramente di forte impatto sull’opinione pubblica.
Inquietanti “atti di intimidazione” contro il Prof. Raoult
L’Europa, con il suo apparato sanitario, e le sue influenze, ha ancora delle riserve in merito all’effettiva efficacia del mix, che al momento è oggetto di test clinici. Il prof. Didier Raoult avrebbe anche subito “atti di intimidazione”. E così, in Francia è stata aperta conseguentemente un’inchiesta giudiziaria. Il procuratore della Repubblica di Nantes, Pierre Sennès, citato dalla stampa francese, ha dichiarato: “Un’inchiesta è in corso per atti di intimidazione, ma non per minacce di morte”.
Il tribunale competente è quello di Nantes, in quanto le intimidazioni nei confronti del virologo Didier Raoult sarebbero arrivate dall’utenza di un “presunto autore dei fatti” residente nella cittadina nell’ovest della Francia, malgrado sia al capo opposto rispetto a quella in cui opera Raoult. Sarebbe interessante capire l’origine e i presupposti di tali minacce.Articolo di Gino FavolaRivisto da Conoscenzealconfine.it
questa non è una testata giornalistica, ne deve considerarsi un prodotto editoriale. Tutte le immagini provengono da internet, anche i testi degli autori linkati. Se dovessi violare dei copyright scrivetemi e cancellerò. Non c'è pubblicità e nessun tipo di lucro e non esiste tracciamento o divulgazione dati di chi si collega a questo sito. Non sono responsabile del materiale qui archiviato, tutto riflette le opinioni personali di altri esseri umani e la responsabilità del controllo dei contenuti, siano falsi o veri e di ogni fattezza, è solo dato dal buon senso del valutare e corroborare, come infatti è da questo che è nata l'idea di archiviare le ricerche in questa simulazione cronologica e storica. E semmai un giorno giungere ad una comprensione maggiore di noi stessi con tutti gli altri.
un archivio personale collezionato nel corso del tempo, diciamo un mirror di archivi per non perderli e per fare ordine e cercare di capire e rileggere meglio cosa sta accadendo attorno a noi, simulando il tutto in un blog di news il corso dei tanti eventi che a ritroso nel tempo sto aggiungendo e a quelli ora protratti verso... ogni amico potrà giungere alla sua cosciente verità.
Se tutte queste informazioni sono vere allora finora siamo stati come al cinema a vedere un gran film, ed ora saremo al gran finale dove l'eroe vince, come accade in tutti i grandi film di Hollywood!
A parte diverse traduzioni di documenti che ho condiviso da sempre sulla rete, riporto quindi qui quello che ho letto e leggo, per non dimenticare e per lasciare traccia visto che da anni a questa parte la censura ha fatto molte vittime.
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