Il finanziere George Soros è “responsabile di tutti i colpi di Stato che si sono verificati negli ultimi 25 anni”. Una vera e propria bomba mediatica esplode sulla testa del magnate americano di origini ungheresi, noto per essere un attivista politico, per gestire più di 50 tra fondazioni e programmi in tutto il mondo, e per le sue decisioni di investimento.
Da qualche giorno si sa molto di più su di lui, dopo quello che è stato un attacco hacker che farà sicuramente la storia: quello perpetrato dagli hacker russi che, oltre a colpire i sistemi informatici del Partito Democraticoamericano, avrebbero trafugato anche le email di Soros.
E’ stato il sito stesso DCleaks.com – dietro cui si nasconderebbero gli hacker russi- a pubblicare direttamente online i documenti rubati da Soros, battezzandolo soros.dcleaks.com.
Il portale ha diverse sezioni: Usa, Europa, Eurasia, Asia, America Latina, Banca Mondiale, e così via. E cliccando su ognuna di esse, qualsiasi utente può leggere i contenuti di documenti, entrando nella vita di Soros.
Nella home page del portale Soros viene descritto come “l’artefice e lo sponsor di quasi ogni rivoluzione e colpo di Stato avvenuti nel mondo negli ultimi 25 anni”.
A causa sua e delle sue marionette, si legge:
“Gli Usa vengono considerati un vampiro e non un faro di democrazia e di libertà. I suoi servi succhiano sangue a milioni e milioni di persone solo per farlo arricchire ancora di più. Soros è un oligarca che sponsorizza il partito Democratico, Hillary Clinton, centinaia di uomini politici di tutto il mondo. Questo sito è stato progettato per permettere a chiunque di visionare dall’interno l’Open Society Foundation (da cui sono state trafugate appunto le email di George Soros, ndr) e le organizzazioni correlate. Vi presentiamo i piani di lavoro, le strategie, le priorità e le altre attività di Soros. Questi documenti fanno luce su uno dei network più influenti che opera in tutto il mondo”.
DCLeaks si presenta come un sito “lanciato da hacktivisti americani che rispettano e apprezzano la libertà di parola, i diritti civili e il governo della gente”. I documenti pubblicati che riguardano Soros, esattamente 2.576 file – arrivano da diversi dipartimenti di organizzazioni di Soros. Quella più colpita sembra essere proprio la fondazione Open Society Foundations.
da WallStreet Italia Laura Naka Antonelli