Sorcha Faal (sintesi) da Mittdolcino.com
Il rapporto di oggi del “Consiglio di Sicurezza” russo (SC) punta il dito contro i media americani, le Big Tech e i Democratici, che si sono “alleati” in quello che è stato chiamato “The Great Suckup” [Il Grande Leccaggio di …] per proteggere il loro leader, Joe Biden.
Quest’operazione di “propaganda di massa” si è resa necessaria, considerando la comparsa di certi “brutti articoli”, come ad esempio questo: “Il rating di approvazione di uscita di Trump è superiore al punteggio di approvazione di ingresso di Biden.”
Un articolo che sottolinea fatti preoccupanti come questi: “Quando il Presidente Trump entrò in carica, nel 2017, il suo primo ‘indice d’approvazione’ fu del 56%, che è di otto punti più alto del 48% di ‘His Fraudulency’ [Biden] … Diavolo, anche Barack Obama entrò in carica, nel 2009, con un indice di approvazione del 67% … Più si guardano questi numeri peggio è per Biden”.
Per poi affermare: “His Fraudulency [Biden] non è neanche lontanamente così popolare come i media nazionali e la loro camera dell’eco vorrebbero farci credere. I media non hanno più alcun potere quando si tratta di plasmare o d’influenzare l’opinione pubblica”.
Le forze maligne che proteggono Joe Biden “non hanno più alcun potere”, come meglio evidenziato dalla clip più vista sul “canale ufficiale You Tube” della Casa Bianca, un video di 31 minuti sul giuramento di Biden che ha 11,000 pollici in su rispetto agli oltre 53.000 in giù.
Come risposta, sono apparsi articoli come questo: “Nessun Dissenso sarà tollerato: il White House Channel di Biden disabiliterà i commenti su tutti i video, cancellandone a migliaia”.
Un dissenso che si è ampliato quando Joe Biden ha bloccato un oleodotto-chiave, in procinto di essere completato.
Il risultato vedrà gli Stati Uniti costretti a importare più petrolio dalla Russia e dal Venezuela.
Biden ha fatto alla Russia un ulteriore regalo, accordandosi per estendere il “Trattato Nucleare New Start” per altri 5 anni, il cui principale beneficiario, tuttavia, sarà la Cina comunista.
A differenza di Donald Trump — che aveva chiesto di porre sotto le restrizioni di questo Trattato il totale delle armi nucleari consentite — Biden ha dato ai cinesi il permesso di costruire tutte le armi nucleari che vogliono.
Un regalo che, giustamente, la Cina comunista si è guadagnata per aver aiutato a truccare le Elezioni, scatenando il coronavirus in America — a cui Biden ha aggiunto la revoca dell’ordine dato da Trump, che vietava il coinvolgimento della Cina comunista nella rete elettrica statunitense.
Alla svendita dell’America alla Cina comunista si è aggiunto il Senato degli Stati Uniti.
Ha annunciato che il processo d’Impeachment del Presidente Trump comincerà il 9 febbraio.
Un’autentica farsa: “Solo cinque o sei Senatori Repubblicani potrebbero votare per l’Impeachment, molto meno del numero necessario”.
Questa follia viene ulteriormente sottolineata dal famoso Costituzionalista della Georgetown University, il Prof. Jonathan Turley, che ha affermato di come la Costituzione degli Stati Uniti non consenta l’Impeachment di un privato cittadino, che dovrebbe essere buttato fuori, paradossalmente, da una carica che non ricopre più.
Ha poi aggiunto: “Un Congresso Repubblicano potrebbe mettere retroattivamente sotto Impeachment Barack Obama, oppure procedere di nuovo contro Bill Clinton … Potrebbero insistere sul fatto che non si possa sfuggire all’Impeachment semplicemente lasciando la carica”.
Roba da matti!
Mentre contemplavano questa follia, i membri del “Consiglio di Sicurezza”(SC, Security Council Members) hanno spostato la loro attenzione su un rapporto preparato per loro dal “Ministero della Difesa”.
Il documento rileva che 7,000 soldati pesantemente armati hanno appena ricevuto l’ordine di rimanere a Washington D.C. fino almeno a metà marzo.
Poi conferma la bizzarra scoperta fatta dagli “esperti indipendenti della difesa americana”, che il Presidente Trump sia stato evacuato dalla Florida dall’Esercito degli Stati Uniti — come confermato dalla revoca delle restrizioni di volo attorno alle case di tutti gli ex Presidenti.
Inoltre, prende atto del primo commento rilasciato dal Presidente Trump (dopo il giuramento di Biden), in cui dice cripticamente al popolo americano che: “Faremo qualcosa, ma non ancora”.
Questa dichiarazione, “… ma non ancora”, arriva all’ombra della notizia che Kamala Harris abbia preso la residenza nella Blair House posta di fronte alla Casa Bianca, invece che nel tradizionale “Palazzo del Vicepresidente”, per presunti “problemi di ristrutturazione”.
Inoltre, nessuno parla dei 21 casi di contestazione dei risultati delle “elezioni 2020”, che sono ancora in attesa di essere giudicati dalla “Corte Suprema” e da altre Corti Federali statunitensi.
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Link Originale: https://www.whatdoesitmean.com/index3459.htm
Scelto e tradotto da Franco